Quid novi?

Er negozziante de spago


Er negozziante de spago (1)Certi ggiorni c’ar Papa je viè a ttajjo (2)de scelebbrà (3) la tale o ttar funzione,in sti tempi d’abbissi e rribbejjone (4)che lo fanno annisconne (5) e mmaggnà ll’ajjo, (6)conforme che jje porteno er ragguajjoche Rroma è cquieta e ha stima der cannone,lui va, sse mette in chicchera, (7) e indispone (8)le cose nescessarie ar zu’ travajjo.Ma infilato che ss’è ll’abbito longo,si jj’aricacchia (9) quarch’idea de prima,er vappo (10) scerca (11) de fà nnassce un fongo. (12)Trovato c’ha er protesto, (13) allora poise vorta (14) a un Minentissimo, e jje disce:«Sor Cardinale mio, fatela voi».Note:1 Spago vuol dire «paura».2 Gli venne a taglio.3 Di celebrare.4 Ribellioni.5 Nascondere.6 Mangiar l’aglio: invelenire.7 Mettersi in chicchera: vestirsi in pompa.8 Dispone.9 Se gli ripullula.10 Il millantatore.11 Cerca.12 Di far nascere un fungo: suscitare un improvviso pretesto.13 Pretesto.14 Si volta.Giuseppe Gioachino Belli1° marzo 1831(Sonetto 94)Note [Morandi] (Vol. 1, pag. 94):V.3: Rribbejjone = Il giorno che il Belli scriveva questo sonetto, di tutto lo Stato Pontificio a Gregorio XVI non era rimasta che Roma e poche altre città: e anche dentro Roma s'era avuto qualche tentativo di ribellione, e la sola plebaglia de' Monti e di Trastevere poteva dirsi interamente devota al Governo, che non aveva vergogna d'incitarla e d'armarla contro i liberali. Ma anche con questo canagliesco aiuto, la potestà temporale de' Papi era addirittura spacciata, so non venivano a restanrarla e a puntellarla gli Austriaci, invocati dal Papa fin dal 19 febbraio.V.4: Anniscónne = Sulle paure quasi proverbiali di Papa Gregorio, si vedano, tra gli altri, anche i sonetti : Er Carnovale ecc., 20 genn., e Er Viatico ecc., 21 magg. 37.]