Quid novi?

Er pavone


Er pavoneNoè e li fiji, ner vedè' er pavone,Je fecero 'na bella riverenza;S'arzorno in piedi e dissero: - "Eccellenza,Ce sete puro voi? Che degnazzione!Co' quel'aspetto da professoronePotete anà a fa' scola a la Sapienza;Ciavete tutto er fare e la presenzaD'un principe der sangue o d'un barone.Ce favorischi, sor commendatore;c'è in prima classe 'na cabbina vota.Caso mai, co' chi avressimo l'onore? ... "- "Er nome mio se legge sur giornale:So' un divo de lo schermo e fo' la rota!"Rispose quello, e entrò sbattenno l'ale.Antonio MuñozL'Arca de Noè - Poemetto romanescoStaderini Editore - Roma 1940Sonetto XIINote [VS]:Ale. Ali. I sostantivi femminili che al singolare terminano in "a", prendono quasi sempre al plurale la "e" finaleArzorno. AlzaronoAvressimo. AvremmoFavorischi. FavoriscaLa Sapienza: è la prima e più antica Università romana.Sete. SieteSor. Signore; si usa anteponendolo al nome o al titolo di qualcuno. A volte lo si scrive "zor" (almeno 194 occorrenze in Belli)Vota. Vuota