Quid novi?

A cchi ddico io


A cchi ddico ioTe possino ammaìtte, brutto infame,pe' quello ch'ogni ggiorno dichi e ffai!Possibbile che ttu nu' schiatti mai,che ppossino affogatte ne' lletame?Tu ddichi che te 'nzurto solamente?Ricorda l'Ungheria, cinquantasei:così carogna, tu, ce fai o cce sei?Ma quanto cià sofferto tanta ggente!Tu de l'Italia sei'n gran traditore.A tte, che nun conosci dignità,auguro de soffrì 'gni gran dolore!Lo vi sapé si ccosa te dirò?Sii maledetto pe' l'eternitàe, si 'n ciabbasta, puro 'n'antro po'!Note:V.6. Nel 1956 l'Ungheria tentò di liberarsi della schiavitù impostale dal comunismo sovietico, ma tale tentativo di riacquistare la propria autonomia e sovranità fu spezzato dalla carognesca invasione dei carri armati russi, che fecero una carneficina. Nagy, il capo ungherese, fu praticamente ammazzato dal sordido boia togliatti, che, pur potendo intercedere per lui, preferì rispondere a ingrao, che gli chiedeva di far qualcosa "mi berrò un bicchiere di vino in più". Questa sporca carogna rinunciò alla cittadinanza italiana, con nostro sommo onore, e fu fatto fuori a Yalta, dove era ricoverato: una volta tanto i comunisti ne fecero una giusta. Un vomitevole infame scrisse sull'unità che i boia comunisti russi avevano salvato la pace nel mondo: cane rognoso!V.9: il verme di cui si parla è un fattivo fautore del disastro italiano ed autore dei più sporchi intrallazzi ai danni dell'Italia.V.14: variante: e, si cciavanza, puro 'n'antro po'!Valerio Sampieri9 settembre 2016