Quid novi?

Er carnacciaro


Er carnacciaroCredo saranno pochi a ricordallo,ché l'epoca de lui è arcipassata.Mestiere quello? Mejo 'na bojatada fatte ride solo a ripenzallo.Puro, co' la carnaccia de cavallo,de mulo o de somaro, tajuzzata,cotta solo co' un bollo o un'allessata,er pane suo riusciva a rimediallo!E lo rivedo in giro pe l'urione,sempre un braccio infilato a un canestrello,a da' a li gatti pranzo e colazzione.D'ognuno conosceva er su' padrone;mezza lira da questo, una da quello,e l'affari j'annàveno benone.Amilcare PettinelliMestieri & mestieracci nella poesia romanesca dal '600 ai nostri giorni, a cura di Giorgio Roberti, Centro Romanesco Trilussa, 1994, pag. 163Note:Allessata = LessataPettinelli, Mestieri, Er carnacciaro: "de mulo o de somaro, tajuzzata, / cotta solo co' un bollo o un'allessata, / er pane suo riusciva a rimediallo!"Bollo = EbollizionePettinelli, Mestieri, Er carnacciaro: "de mulo o de somaro, tajuzzata, / cotta solo co' un bollo o un'allessata, / er pane suo riusciva a rimediallo!"Carnacciaro = Venditore ambulante che un tempo si aggirava per Roma vendendo ritagli di carne scartata dai macellai per il nutrimento di gatti e cani. Il suo grido di richiamo infatti era: "Gnano, gnao, gnao"Pettinelli, Mestieri, Er carnacciaro: "Er carnacciaro /// Credo saranno pochi a ricordallo,"Urione = RionePettinelli, Mestieri, Er carnacciaro: "er pane suo riusciva a rimediallo! // E lo rivedo in giro pe l'urione, / sempre un braccio infilato a un canestrello,"