Quid novi?

False attribuzioni?


Su blog dell'amico Vince ho lettola seguente pregevole "filastroca".Foglie gialleMa dove ve ne andate,povere foglie gialle,come tante farfalle spensierate?Venite da lontano o da vicino?Da un bosco o da un giardino?E non sentite la malinconiadel vento stesso che vi porta via?Con mia grande sorpresa ho letto che tale poesiola sarebbe di Trilussa. Ho controllato sul web e sembra che tutti concordino in merito. A me, peraltro, la poesiola sembra molto simile a "Pilo, pilillo" attribuita a Salvatore di Giacomo, ma della quale non vi è traccia in alcun testo.Ho perciò confermato a Vince, in un commento, che la filastrocca non mi dispiace, ma insisto nel dire che a parer mio si tratta di falsa attribuzione, il che si verifica spesso sul web (prendi il caso de "Il passero ferito", da molti -inclusa wikipedia- attribuita a Trilussa, mentre l'autore è Natale Polci).Nell'opera "Tutte le poesie" di Trilussa, curata da Claudio Costa (Mondadori, 2015), la filastrocca in questione non appare, il che conferma i miei dubbi iniziali, in quanto non solo lo stile mi sembra diverso da quello di Trilussa, ma persino la "filosofia". In un frammento inedito (pag. 1670 del volume citato), Trilussa scrive quanto segue:Ce so' certi poeti strappacoriche quanno fanno quarche poesiaparleno sempre de malinconiade pene, de sospirie de dolori.In mancanza d'idee vengono foricon quarche dispiacere de famiao te fanno er sonetto su la ziach'è morta d'accidente senza fiori.Ma state allegri! Li valori verinun se metteno in rima, speciarmenteda... e qui il frammento termina. Che si fa? Si inizia a dare la caccia al vero autore di "Foglie gialle"?