Quid novi?

Ippo donna Greca


CAPITOLO LI.Ippo donna Greca.Ippo fu una donna greca secondo assai si vede manifesto per li libri degli antichi; la quale appena crederò essere stata volente per una sola opera: e perchè noi montiamo ad alte cose per gradi, perciò niuno diventa subitamente sommo sia poichè per malignità di smenticanza la schiatta sua, la patria e l’altre cose sono perite, acciocchè non perisca quello che è pervenuto insino a noi, e che non le sia tolto lo debito onore, vennemi in animo di farlo manifesto: Dunque dico che avemo trovato questa Ippo per caso essere stata presa da’ naviganti nemici; la quale a caso essendo bella, sentendo che quegli che l’avevano presa facevano consiglio contra a lei, e contro a sua onestà; stimò di tanto pregio l’onore della castità, che non vedendo poterla salvare se non con la morte, non aspettò d’essere sforzata, ma gittossi in mare, nel quale ella perdè la vita, e l’onestà fu salvata.
Chi non loderà sì costante deliberazione d’una donna? poichè ella con pochi anni, che ella poteva con dubbio allungare la vita, ricomperò la castità, e con acerba morte ella acquistò a sè perpetuale onore. La quale virtuosa opera non potè tenere nascosto lo tempestoso mare, nè lo deserto lido le potè torre che non le fusse servata in luce con suo onore in perpetua testimonianza delle lettere. Ma poi lo corpo, che per alcuno spazio fu sbattuto dalle onde, per modo, d’uno gioco fu gittata da quelle medesime sul lido Eritreo, dove da quelli del paese fu seppellito, come quelli che pericolano. Ma finalmente per nominanza detto dai nemici chi fusse stata quella e perchè ella fusse morta, fu fabbricato sopra lo lido con grande altezza dagli Eritrei, con somma reverenzia, una sepoltura, dove era era stata seppellita, acciocchè noi conosciamo, che la chiarezza delle virtù non si può oscurare per alcuna avversità di fortuna.Giovanni BoccaccioDe claris muljeribusVOLGARIZZAMENTODI MAESTRO DONATO ALBANZANI DA CASENTINO[ca. 1336 - fine secolo XIV]