Quid novi?

Mannataro


MannataroI mandatari, sono una specie di servi eccesiastici della fraternità di Roma. Vestiti d’una goffa livrea, o dicasi pure divisa, coi colori della compagnia alla quale appartengono, precedono i convogli funebri; intimano le associazioni dei cadaveri, alle quali i confratelli concorrono in numero proporzionato al peso della candela che vi debbono lucrare; hanno cura della proprietà interna de’ loro instituti; e una volta per settimana vanno in abito di costume e con una bussoletta fra le mani a cantare sotto a’ balconi de’ devoti certa nenia monotona che chiede sempre danaro e termina con un Deo-gratias. Ve ne ha in giro della Compagnia della Morte, del Suffragio, di Gesù Nazzareno, di Maria SS.ma del Soccorso, di S. Gregorio Taumaturgo protettore dei casi disperati, ecc.; e il Deo-gratias di quest’ultimo è il più solenne e stirato che si possa desiderare. Il tempo musicale di esso ha il valore di due buone massime[Belli]. Nel sonetto T1-0038, Campo vaccino 1, il Mannataro interloquisce per sei volte con Ghitano. || Zanazzo - Fate scanzà la folla, mannataro || Pascarella - Er mannataro, dove stava er morto.T1-0574, Er zoffraggio: "«Mamma, pijjo er baiocco a la canestra / perché ggià er mannataro de la Morte / l’ho ssentito strillà ttre o cquattro vorte"T1-0582, Er cimiterio de la Morte 1: "co cquer pizzicarolo de la scesta, / agnede poi cor mannataro storto / ar Cimiterio suo che cc’è la festa."T1-0780, Er coruccio: "Sò bbello accusí nnero? eh? ddi’, sò bbello? / Nun paro er Mannataro de la Morte? / Stamo in guai, cammerata, ma in guai forte:"Pascarella, Er morto de campagna 1: "Poi sentissimo bene da Gregorio, / Er mannataro, dove stava er morto, /  uscissimo a le due da l'Oratorio."Sindici, XIV Leggende, Fontan de' Banditi 7: "Ecchela!... Er primo è Peppe er mannataro, / doppo li maggiorenti cor lampione."