Quid novi?

Commentando il Petrarca


Commentando il Petrarca1868-1872Messer Francesco, a voi per pace io vegnoE a la vostra gentile amica bionda:Teger vo' l'alma irosa e 'l torvo ingegnoA la dolce di Sorga e lucid'onda.Ecco: un elce mi porge ombra e sostegno,E seggo, e chiamo, a la romita sponda;E voi, venite, e un salutevol segnoMi fa il coro gentil che vi circonda.De le canzoni vostre è il dolce coro,Cui da un cerchio di rose a pena domaVa pe' bei fianchi la cesarie d'oroIn riposo ondeggiante. Ahi che la chiomaScuote e 'l placido labbro una di loroApre al grido ribelle: Italia e Roma.Giosuè CarducciDa: Antologia della lirica moderna italiana, scelta annotata e corredata di notizie metriche da Severino Ferrari, Bologna, Ditta Nicola Zanichelli (Cesare e Giacomo Zanichelli), 1891Note:Il sonetto fu iniziato nell'aprile del '68 e finito nel novembre del '72.v.2. Amica: Laurav.4. Sorga [francese: Sorgues]: fiume di Francia, formato dalla Fontana di Valchiusa. E' il fiume cantato dal Petrarca nel Canzoniere.v.7. Salutevol segno: un segno di saluto. Cfr. Dante, Inf., IV, 98: "Volsersi a me con salutevol segno".v.10. Cui da un cerchio ecc.: alle quali canzoni [personificate come fanciulle] la bella chioma [cesarie] leggermente frenate [a pena dome] di una ghirlanda di rose scende fino ai fianchi. Cesarie è termine introdotto nella lingua dall'Adimari nella traduzione di Pindaro.v. 12. Ahi che la chioma ecc.: il poeta che sperava di trovare la pace nella poesia del Petrarca, si sente di nuovo eccitato alla guerra per i suoi ideali politici dalle canzoni civili del suo poeta.