Bagarino[Bernoni]: Corrisponde a "incettatore" o "accaparratore" della lingua nazionale. Secondo alcuni studiosi, andrebbe riferito al termine spagnolo (d'origine araba) che si scrive allo stesso modo e che si rende con "vogatore solitario"·. Il cronista romano Stefano Infessura (circa 1436-1500) assicura una vecchia presenza di bagarino nel parlar popolaresco dell'Urbe. Il noto storico e topografo Giuseppe Tomassetti (Roma 1848-1911) propose una derivazione della voce da baga ("mercato"). Nell'opera di G. G. Belli il termine compare più d'una volta nel tradizionale significato di "monopolista [abusivo ed esoso] di commestibili e altro".Ecco bagarino in un sonetto belliano del 25 Agosto 1830: Ar su' tempo mi' nonno m' aricconta / che nun e' ereno un c ... bagarini, / se vedeva giucà co li quartini [ogni "quartino": mezzo scudo d'argento] / a piastrella, e a bucetta: e m6 se sconta. / L'ava in piazza s'aveveno a la conta / cento a pavolo [ovvero, "paolo": moneta d'argento del valore di circa mezza lira] e senza li purcini: / la carne annava a sedici cudrini [vale a dire, "quattrini": centesimi romani] / ar macello, e dua meno co la gi6nta. / Er vino de castelli e der contorno / era caro a un lustrino [o "grosso": moneta da cinque baiocchi] pe bucale, / e ott'oncia a boécco [per "baiocco": un soldo] la pagnotta ar forno. / E m6 la carne, er pane, er vino, er sale, / e /'accidenti, crescheno 'gni giorno. / Ma l'hai da vede che finisce male. ("Tempi vecchi e tempi novi"). Storia dei nostri giorni! E valeva la pena di riportare integralmente il sonetto di G. G. Belli: no? Il bagarino è stato e, purtroppo, resta il grande affamatore dell'onesto cittadino.[Belli]: Bagherini: rivenditori e monopolisti specialmente di commestibili. Monopolisti di commestibili e altro.[Ravaro]: Incettatore, accaparratore, trafficante; intermediario nei passaggi di merci tra produttori e rivenditori, cui è corrisposto un compenso per il suo intervento e che stabilisce il prezzo di una derrata. Dallo spagnolo bagarino (marinaio libero ingaggiato su una nave come rematore). T1-1037, Le bbagarine: "Le bbagarine /// Te se sò infrascicate? Ôh adesso sbuffa. / È ccalata la piazza? Ôh mmó bbarbotta."T1-0043, Tempi vecchi e ttempi novi: "Ar zu’ tempo mi’ nonno m’aricconta / che nun c’ereno un cazzo bbagarini, / se vedeva ggiucà co li quartini"T1-1001, Li polli de li vitturali: "Preti, frati, puttane, cardinali, / monziggnori, impiegati e bbagarini: / ecco la ggente che ppô ffà li ssciali."T2-1761, [Er còllera mòribbus] 13: "Che li quadrini, a ccose piú avanzate / lui li farà ccacà a sti bbagarini / de bbanchieri e a le case intitolate.".
Termini di glossario
Bagarino[Bernoni]: Corrisponde a "incettatore" o "accaparratore" della lingua nazionale. Secondo alcuni studiosi, andrebbe riferito al termine spagnolo (d'origine araba) che si scrive allo stesso modo e che si rende con "vogatore solitario"·. Il cronista romano Stefano Infessura (circa 1436-1500) assicura una vecchia presenza di bagarino nel parlar popolaresco dell'Urbe. Il noto storico e topografo Giuseppe Tomassetti (Roma 1848-1911) propose una derivazione della voce da baga ("mercato"). Nell'opera di G. G. Belli il termine compare più d'una volta nel tradizionale significato di "monopolista [abusivo ed esoso] di commestibili e altro".Ecco bagarino in un sonetto belliano del 25 Agosto 1830: Ar su' tempo mi' nonno m' aricconta / che nun e' ereno un c ... bagarini, / se vedeva giucà co li quartini [ogni "quartino": mezzo scudo d'argento] / a piastrella, e a bucetta: e m6 se sconta. / L'ava in piazza s'aveveno a la conta / cento a pavolo [ovvero, "paolo": moneta d'argento del valore di circa mezza lira] e senza li purcini: / la carne annava a sedici cudrini [vale a dire, "quattrini": centesimi romani] / ar macello, e dua meno co la gi6nta. / Er vino de castelli e der contorno / era caro a un lustrino [o "grosso": moneta da cinque baiocchi] pe bucale, / e ott'oncia a boécco [per "baiocco": un soldo] la pagnotta ar forno. / E m6 la carne, er pane, er vino, er sale, / e /'accidenti, crescheno 'gni giorno. / Ma l'hai da vede che finisce male. ("Tempi vecchi e tempi novi"). Storia dei nostri giorni! E valeva la pena di riportare integralmente il sonetto di G. G. Belli: no? Il bagarino è stato e, purtroppo, resta il grande affamatore dell'onesto cittadino.[Belli]: Bagherini: rivenditori e monopolisti specialmente di commestibili. Monopolisti di commestibili e altro.[Ravaro]: Incettatore, accaparratore, trafficante; intermediario nei passaggi di merci tra produttori e rivenditori, cui è corrisposto un compenso per il suo intervento e che stabilisce il prezzo di una derrata. Dallo spagnolo bagarino (marinaio libero ingaggiato su una nave come rematore). T1-1037, Le bbagarine: "Le bbagarine /// Te se sò infrascicate? Ôh adesso sbuffa. / È ccalata la piazza? Ôh mmó bbarbotta."T1-0043, Tempi vecchi e ttempi novi: "Ar zu’ tempo mi’ nonno m’aricconta / che nun c’ereno un cazzo bbagarini, / se vedeva ggiucà co li quartini"T1-1001, Li polli de li vitturali: "Preti, frati, puttane, cardinali, / monziggnori, impiegati e bbagarini: / ecco la ggente che ppô ffà li ssciali."T2-1761, [Er còllera mòribbus] 13: "Che li quadrini, a ccose piú avanzate / lui li farà ccacà a sti bbagarini / de bbanchieri e a le case intitolate.".