Quid novi?

Notte a Piazza S. Pietro


Notte a Piazza S. PietroPiazza deserta. Notte. Il colonnato,a braccia aperte, accoglieil dolce sonno dell'aprile.Mormoreggiare delle due fontanee inginocchiata l'ombra s'addormentacullata da una cantilena d' acque.Più leggiera della brezza che la portaarriva da lontanola primavera dei giardini in fioree il silenzio marmoreo delle statueè avvolto da una nuvola d'odore.La cupola si leva nello spaziocome un'offerta della terra al cielo.Il tempo sogna e vola nell' eternosull'ali di una pace d'oltre mondo.Piazza deserta. Quiete. Solitudine.Nulla che passi. Niente che si affanni.Le lacrime che sono nelle cosesi sciolgonosembra spento ogni dolore.I pensieri s'affacciano ai confinidell'al di là. E l'anima immortale,distaccata dal buio della terra,cristianamente saleal vertice stellato della notte.Luciano FolgoreAprile 1958Strenna dei Romanisti,1959, pag. 24