Quid novi?

Claudia, vergine vestale


Claudia, vergine vestaleClaudia, vergine Vestale, degnamente crederò essere stata generata dal nobile sangue dei Romani, guardando io alla maravigliosa pietà che ella ebbe verso suo padre. Per dicreto del senato con gran pompa faceva lo suo trionfo in presenza di frequente moltitudine del popolo di Roma; quando un Tribuno del popolo per ispeziale odio corse contro a quello, come contro a uno che avesse fallito; e mossosi nella frequenza con un’audacia di superbo ardire de’ Tribuni, mise le mani a pigliare per forza lo trionfante, e faticandosi di tirarlo giuso dal carro. La qual cosa vedendo Claudia vergine, la quale era tra gli altri che stavano a vedere, subito costretta da pietà, mossasi trista, e smenticandosi esser femmina con l’onestà delle bende con le quali ella era velata, non potè comportare; anzi subito correndo impetuosa in mezzo della moltitudine, facendosi furiosa far la via per mezzo la turba, misesi in mezzo, non stancandosi per fatica, dell’arroganza del Tribuno, e della gloria del padre; e, come si fusse fatto, l’ardita, cacciato via lo Tribuno, concedè a suo padre libera via a montare in Campidoglio.
O come questo fu dolce amore, e invincibile pietà! Che cosa crediamo noi avere dato forza al debile corpo di quella vergine? che cosa crediamo noi avere fatto dismenticare la religione, se non vedere essere superchiato ingiuriosamente colui, lo quale si ricordava nutricatore e lusingatore con pietose lusinghe, datore de’ suoi desiderj a sua salute, cacciatore di tutte le cose nocive, e ammaestratore di più provetta età? Sia di questo si è detto assai. E domando chi riprenderà per questo di disonestà una vergine monaca, essersi mischiata nel tumulto degli uomini? chi dirà, che ella sia stata presontuosa? chi la dannerà della ragione, come ardita contro alla potenza de’ Tribuni, avendo ella adoperato a difendere suo padre sì bella e sì mirabile opera di pietà che eziandio robustissimo giovane con aspro animo non lo avrebbe potuto fare? E certo io dubiterò non senza cagione quale di due portò più maraviglioso trionfo, o il padre in Campidoglio, o la figlia al tempio di Vesta.Giovanni BoccaccioDe claris muljeribusVOLGARIZZAMENTODI MAESTRO DONATO ALBANZANI DA CASENTINO[ca. 1336 - fine secolo XIV]