Quid novi?

Er viaggio de Loreto


Er viaggio de LoretoIto che ffui co tté a la Nunziatella, (1)agnéde a vvisità la Santacasa,pe strufinà ne la sagra scudella(2)sta coroncina d'ossi de scerasa.De féd è cche per aria sii rimasa, (3)ma ggnisuno c'è degno de vedella;e un anno 'na Reggina ficcanasa (4)ce perze l'occhi. Si cche ccosa bbella!
Bè, llí a Maria Santissima, in ner mentredisse: E cciancilla Dommine, er Ziggnoreje mannò ne la panza fruttusventre.Eh? cche ttibbi (5) de casa in cuella Cchiesa!Oh vvà che sse trovassi un muratore,da fanne un'antra pe cquant'oro pesa!Note:1 Chiesa suburbana, dove in dato tempo dell'anno corre il popolo divoto a gozzovigliare.2 Nella Santa Casa di Loreto si conserva e mostra la vera scodella in cui mangiava il pancotto N.S.G. Su di essa i pii pellegrini fregano le loro corone le quali ipso facto rimangono benedette e operatrici di portenti anche meteorologici.3 Pretendevasi, ma in oggi que' buon preti van più a rilento nel sostenerlo, che quella sagra Casa fosse sospesa in aria come la cassa di Maometto, e che in prova di ciò poteva passarlesi per di sotto un nastro. Una dama però che accettò l'esperimento, rimase cieca miracolosamente, prima della consumazione dell'atto. Bel testimonio è venuto a mancare! È da leggersi un'opera di un Vescovo Lauretano sulla nostralità de' materiali betlemici onde è costrutta quella casa volante.4 Curiosa.5 Che tocco! Che specie solenne.Giuseppe Gioachino BelliTerni, 9 ottobre 1831 - D'er medemo(Sonetto 194)