FarajoloÈ corruzione dialettale di "ferraiòlo"·, "ferraiuòlo". Risalente al XVI secolo, "ferraiòlo" sarebbe derivato da faryiil, feryiil, firyol, della lingua araba magrebina. Il vocabolo designa "qualsiasi mantello da uomo in genere, di solito senza maniche, con o senza bavero". G. G. Belli: ... St'anno che me s'è rotto er farajolo, / m'è vienuta 'na frega [grande quantità] de geloni / e pe tre mesi un catarruccio solo ... ("Er tempo bono").C. Pascarella: ... Zompo su a casa; stacco er mandolino; / pio er cartello, la pippa, er farajolo; / e annamo, assieme, ar vicolo der Pino .. . ("La serenata", I).Plurale di farajolo, ancora nel Belli: ... E cominceno già li piferari / a calà da montagna a le maremme / co queli farajoli tanti cari! ... ("Li venticinque novembre").
Farajolo
FarajoloÈ corruzione dialettale di "ferraiòlo"·, "ferraiuòlo". Risalente al XVI secolo, "ferraiòlo" sarebbe derivato da faryiil, feryiil, firyol, della lingua araba magrebina. Il vocabolo designa "qualsiasi mantello da uomo in genere, di solito senza maniche, con o senza bavero". G. G. Belli: ... St'anno che me s'è rotto er farajolo, / m'è vienuta 'na frega [grande quantità] de geloni / e pe tre mesi un catarruccio solo ... ("Er tempo bono").C. Pascarella: ... Zompo su a casa; stacco er mandolino; / pio er cartello, la pippa, er farajolo; / e annamo, assieme, ar vicolo der Pino .. . ("La serenata", I).Plurale di farajolo, ancora nel Belli: ... E cominceno già li piferari / a calà da montagna a le maremme / co queli farajoli tanti cari! ... ("Li venticinque novembre").