Quid novi?

Donna di voi si rancura


Donna, di voi si rancurachi più v'ama a fede pura,c'onor di voi no riluce nè splende.Mirate ciò c'avenirepote di vostro scherniree dell'er[r]ore che 'n voi tanto pende.Poi che la vostra potenzain ciascuna valenzadisformat' ha ragione,qual serà la cagionedi tanta crudelezza,c'orgoglio vi deb[b]ia porre 'n altezza?Donna, pensate c'alturain ciascun causo misuravole, secondo lo stato, qual prende:ché troppo e più d'agradire,ben sostenendo, il perire,chi ornamento di vita difende.Proveg[g]ia vostra scïenzain tanta differenza:ché si vede il leoneche sua potenza ponee sua grande ferezzain basso per umiliata prontezza.Donna, invano laborain cui non è dirit[t]ura:far tal sementa già frutto no rende;ché l'aquistato d'ardirepuote più tosto fallireche laove vera ragione racende.Dunqua chi ha provedenzaha diritta intenzadi ciò che fa il paoneper poca falligione,c'ha tanta di bellezza:non disformata terrà sua grandezza.Donna, in sentenza dura,trasnaturata natura,sete nodrita, poi non si contende;e dico, chi v'ha a seguire,farà sé e voi partireda onore e da ciò ch'esso atende.Ché nullo avria difenza,ma in tutto perdenzaincontro a lo dragone,se d'un'oppenïonee di vera arditezzafossor le teste, tant'avria fortezza.Donna, talor la venturaparte laov'è più sicurac'orgogli' o forza mai no la riprende;soperbia ignuda voi' dire,per vita morte sentire,là ove regna tal vizzo s'intende.Che se gli augelli han temenzae mostrano doglienzadel falco rudïone,non è per tradigionené per sua vilezza,ma natural vertù ne fa certezza.
Donna, bene dà paurache vostra gentil figuraabassi, da poi che 'n sé tanto ofende:c'angiol, vogliendo sallirei·lloco da no sofrire,sede in parte ove più non iscende.Pensi vostra sapïenza,s'avete conoscenza,qual serà diffensionequell'or che 'l paragonefarà dritta cernezza,mostrando ben vostra vana allegrezza.Donna, vostra mantaduraè nobile a dismisura,ma pur conven che voi stiate a l'amende,se tempo vi fa sentireche nulla vale fiorire,perdendo frutt' o' tanto tempo stende.Ora ag[g]iate sofrenzad'orgoglio far partenza:ché Troia andò in perdizione,Mirlino e Salamone;però non fa mat[t]ezzachi siegue del castoro sua prodezza.Se pur tarda [la] sentenza,chi ben provede e penza,di grande offensïonenon trapassa stagione:dapoi ch'è ben divezza,laove vendetta apar, tanta dolcezza.Monte AndreaTesto da: Poeti del Duecento, (a cura di Gianfranco Contini), Ricciardi, Milano-Napoli 1960, Vol. 2, Tomo 1, pag. 460 [GC]Note di Pietro Cudini, da: Poesia italiana del Duecento, Garzanti, 1993 (4° Edizione), pag. 105 [PC]Glossario e note:Canzone, con metro: a,a,B / c,c,B - d,d,e,e,f,F. Il numero indica il verso.63. Abassi = Si sminuisca. [PC]16. Agradire = Accettare. [GC]64. Angiol = Lucifero. [PC]42. Atende = Vigila, governa. [GC]14. Causo = Caso. [PC] Incrocio di causa e caso, esclusivo di Guittone e Monte. [GC]18. Chi = Se qualcuno. [GC]86. Chi ben ... stagione = A chi ben sappia calcolare e prevedere, non sfugge il tempo opportuno a far grande offesa. [GC]84. Chi ... prodezza = Chi segue l'intelligente esempio del castoro (il quale, secondo la tradizione medievale, per salvarsi abbandona al cacciatore ciò per cui vien cacciato, cioè i testicoli. [PC] E cioè: chi abbandona ciò per cui gli si dà la caccia32. Diritta = Esatta, esattamente. [GC]89. Divezza = Dovizia. [PC]. [GC]80. D'orgoglio far partenza = Di licenziare l'orgoglio. [GC]71. Dritta cernezza = Netta distinzione. [PC]34. Falligione = L'esiguo fallo del pavone è nei piedi, di cui si vergogna. [GC]29. Fallire = Venir meno. [GC]32. Ha diritta intenza = Ha esattamente l'intenzione. C'è dialefe. [GC] 45. Incontro a lo dragone = Allude alle tante, discordi teste del dragone (sette secondo l'Apocalisse), [PC], [GC] come chiarisce un sonetto di Puccio Bellondi, appunto rivolto a Monte: "Tener volete del dragon manera, Ch'ha sette teste d'una simiglianza, Che tanto fora traferoce fera, Se l'una e l'altra portas[s]er 'noranza, Che, s'ogne gente fosse in una schiera, Contro di lui non avreb[b]on bastanza; Ma l'una e l'altra si mostra stranera, Si che 'l dragone perde sua possanza". [GC]37. In sentenza dura = A una condanna (sorte, fine) crudele. [GC]32. Intenza = Intenzione. [PC]28. L'aquistato d'ardire = L'acquisto temerario. [GC]75. Ma ... amende = Ma pure è necessario che rivediate il vostro comportamento. [PC]79. Ora ... partenza = Ora sopportate di allontanare da voi l'orgoglio. [PC]06. Pende = Incombe, minaccia. [GC]34. Per poca falligione = per un piccolo fallo (l'avere i piedi brutti). [PC]15. Qual = Pronome relativo. [GC]30. Racende = Si accende. [PC] Con valore di riflesivo. [GC]57. Rudïone = Non addomesticato. [PC], [GC]39. Sete nodrita, poi non si contende = Siete educata, cresciuta, in quanto non ci sia opposizione. [GC]01. Si rancura = Si preoccupa. [PC]78. Stende = Passa. [PC], [GC] si stende. [GC]75. Stiate a l'amende = Rivediate la vostra condotta. [GC]