Quid novi?

L'emigrato


L'emigratoAddio bella Trastevere;Giardino delle fateDagli occhi neri a mandorla.Occhi che elettrizzate.Addio monte Giannicolo,O splendide alberateOve ho godute l'intimeGioje d'amor beate.Addio, patria bellissima,..Poiché mi neghi un paneIo parto per l'America.O tornerò ricchissimo,O perirò tra il vorticeDelle sventure umane!Antonio CamilliTratto da: Poesie Romanesche, Roma, Tipografia Industria e Lavoro, 1906, pag. 121