Quid novi?

A se stesso


A se stessoChe stai? già il secol l'orma ultima lasciaDove del tempo son le leggi rottePrecipita, portando entro la notteQuattro tuoi lustri, e obblio freddo li fascia.Che se vita è l'orror, l'ira, e l'ambascia, Troppo hai del viver tuo l'ore prodotte;Or meglio vivi, e con fatiche dotteA chi diratti antico esempi lascia.Figlio infelice, e disperato amante,E senza patria, a tutti aspro e a te stesso, Giovine d'anni e rugoso in sembiante,Che stai? breve è la vita, e lunga è l'arte;A chi altamente oprar non è concessoFama tentino almen libere carte.Ugo Foscolo