Galeazzo Di TarsiaMorto intorno al MDLX.Già corsi l'Alpi gelide e canute,Malfida siepe alle tue rive amate,Or sento, Italia mia, l'aure odorateE l'aere pien di vita e di salute.Quante mi deste al cor, lasso!, ferute,Membrando la fatal vostra beltate,Culti poggi, antri verdi, ed ombre grate,Da' ciechi figli tuoi mal conosciute!Oh felice colui che un breve e coltoTerren fra voi possiede, un antro, un rivo,Sua cara donna, e di fortuna un volto!Ebbi i miei tetti e le mie paci a schivo;Ahi giovenil desìo fallace e stolto!Or vo piangendo che di lor son privo.Galeazzo Di Tarsia
Galeazzo Di Tarsia
Galeazzo Di TarsiaMorto intorno al MDLX.Già corsi l'Alpi gelide e canute,Malfida siepe alle tue rive amate,Or sento, Italia mia, l'aure odorateE l'aere pien di vita e di salute.Quante mi deste al cor, lasso!, ferute,Membrando la fatal vostra beltate,Culti poggi, antri verdi, ed ombre grate,Da' ciechi figli tuoi mal conosciute!Oh felice colui che un breve e coltoTerren fra voi possiede, un antro, un rivo,Sua cara donna, e di fortuna un volto!Ebbi i miei tetti e le mie paci a schivo;Ahi giovenil desìo fallace e stolto!Or vo piangendo che di lor son privo.Galeazzo Di Tarsia