Quid novi?

Sul Palatino ...


Sul Palatino ...Pietoso manto di verzuraricopre le ruinedi tanta potenza. Il tempoin silenzio rodel'eccelse memorie, inclinea livellar le grandezze dei Cesarie la miseria di uno schiavosenza nome e senza storia ...Il viandanteche passa in fretta non odeil mormorio delle pietreche diventano polvere,non comprendeil mistico linguaggiodel passato che confessaa chi sented'aver veduto il solecarezzare ugualmentei fastosi palagie la imponente miseriadi Roma ruinante ...
Nella mente passa un lungocorteo di nomidi eroi: drammi e tragedierecitate alla plebe:un corteo d' ombre millenarieche portan lo stesso voltodi commedieumane d'oggi, con la mascheradiversa ...Mi siedo su una pietra - ultimo avanzod'un monumentochissà di qual personaggioe so che prima di me,centinaia d'anni forse,qualcuno qui sedevae sentiva quel che ora io sentocontemplando la tombad' ère fastose:ossia che tutto nasce per moriree che il tempodistrugge ogni materia,oblia ogni grandezzae che sol vive lo spirito e valemorir nella bellezza ...Leonardo KocienskiStrenna dei Romanisti, 1961, pag. 272