Quid novi?

Dal Piazzale delle Muse


Dal Piazzale delle Muse(Latino Tellus)Tutte vi scorgo o mie ben note cimeDolci al mio cuore ed al pensier sognante,E in voi ritrovo le fragranti rime,Sento il vostro respiro da gigante.Ché se all'umanità più nulla esprimeQuesto limpido cielo di diamante,Cui vano avviva un alito sublime,lo qui rimango solitario amante.Dalle verdi pendici dei CiminiAl Terminillo, col suo bianco altare,Dalle fresche convalli dei SabiniAl gran Soratte, come vela in mareSospesa contro i ceruli confini,Io voglio in questa luce naufragare!Annibale Grasselli BarniDa: Strenna dei Romanisti 1944, pag. 132