Quid novi?

Mario Dell'Arco, 3 poesie


La funtana de Piazza San PietroGuizza dar ramo un tronco d'acqua, e sciojeintorno rami d'acqua, e caccia fojed'acqua.Tinta d'invernonasce ogni foja: un fiotto ar celo e spintada un'artra foja, cascane la màcina ferma de la vasca.Resta l'arbero, eterno.Mario Dell'ArcoStrenna dei Romanisti, 1962, pag. 156Trinità de MontiImpietrito er zampillo in una guja,gnente più rattatujad'acqua e de pietra su la Scalinata.Inchiodata a la sabbia, ignommerataall'urtima pozzanghera,vòmmita la Barcaccia acqua e rabbia.Mario Dell'ArcoStrenna dei Romanisti, 1962, pag. 156Un sarcofago sull'Appia AnticaSull' Appia Antica ho scertoer sarcofago mio.Aperto ar vento, apertoar sole: a marzo strigno tra le ditala prima margheritae l'urtimo papavero d'agosto.Er giorno che rimbombalo squillo de la tromba,m'imposto a sede e giro l'occhio.Iddiom'insegna er celo, e ioche sto in celo da secoli, nun sposto.Mario Dell'ArcoStrenna dei Romanisti, 1962, pag. 157