Quid novi?

Dell'Arco 1956


San Pietro pescatoreOgni notte, svanita l'urtim'ave-maria, frulla le chiavee schizza a fiume.Escela prima messa, e nonna, come appizzala bocca ar bacio, vedesur santissimo piedeuna scaja de pesce.La guja e la cuccagnaVia la croce! e la stella! e li tre monti!Un mazzo de pollastri, un pandespagna,sei bocce de sciampagnae fino ar collo ontad' ojo, la guja è pronta.Chi vincerà, Trestevere o li Monti?La scalinata de l'AraceliCento scalini (rosede rondinelle intorno, in gola er core)e vado in celo.Prima compro un fiore,così nun me presento a mano vote.Er quarto FiumeUna bandiera rossa sur grottino:piazza Navona odorade vino.Er quarto Fiume, sempre all'erta,scatta su la scojeraco la manona aperta.Nessuno gioca a mora?Er settimo angiolettoSull' ale aperte, una faccetta tonnae piena de bucetti:sette angioletti intorno a la Madonna.Ricca è la scorta ma irrequieta, e Leichiude un occhio si er settimo se squaja.Conteli: sempre in sei.A un passo fiume: e in mezzo a la marmaja,legato a le cucuzze, l'angiolettoimpara a fa er braccetto.Mario Dell'ArcoDa: Strenna dei Romanisti 1956, pag. 41,42