SonettoQuesta che a te, unanime, il consesso,nel ricorrente suo giorno nataleoffre, aurea medaglia, reca impressoil sigillo di un'arte originale.Nell'una parte tu vedrai te stessonell'imagin dell'istrice animale:ha di aculei pungenti un vello spesso,irti contro il nemico che lo assale.Vedrai, nell'altra, la dedicatoriache in breve giro molto affetto chiudeeffuso tutto di gentil letizia.E tu, insigne cultore della storia,aperto cuore sotto scorza rude,accettala qual segno d'amicizia.Mario ValleDa: Strenna dei Romanisti, 1960, pag. 144
Sonetto di Mario Valle
SonettoQuesta che a te, unanime, il consesso,nel ricorrente suo giorno nataleoffre, aurea medaglia, reca impressoil sigillo di un'arte originale.Nell'una parte tu vedrai te stessonell'imagin dell'istrice animale:ha di aculei pungenti un vello spesso,irti contro il nemico che lo assale.Vedrai, nell'altra, la dedicatoriache in breve giro molto affetto chiudeeffuso tutto di gentil letizia.E tu, insigne cultore della storia,aperto cuore sotto scorza rude,accettala qual segno d'amicizia.Mario ValleDa: Strenna dei Romanisti, 1960, pag. 144