Quid novi?

Villa Borghese


Villa Borghese(a Mario de Montis)Da valle Giuliatrabocca il miele inebriante dei tigli;api notturne i sensi sciamanonell'ombra dei pini.Il caldo fiato dei cavalliansima ancora lungo le siepidel galoppatoio;le magnolie si aprono impudichenella notte.Un improvviso ruggito echeggia dallo Zooe turba il sonno dei cigninel Giardino del Lago,per spegnersi nel buio dei cespugliin lungo spasimo d'amore.Sul Pincio, la Casina Valadiersi alza in grazia sulla Cittàper farsi rimirare ancora.A notte alta, placata e pentita,Villa Borghese scioglie la sua chioma d'alberiai piedi della Cupola.Edoardo SalaStrenna dei Romanisti, 1966, pag. 366