Quid novi?

Notte sul Pincio


Notte sul PincioNel firmamento d'apriletutte le stelle sono in fiore,chiara la notte, e sottilel'odore delle rose quassù.La primavera di Romaha il respiro d'una stagioneche dà più che altrove un sensodi rinascita e di gioventù.Alla terrazza del Pincios'affacciano sogni e pensieri,l'oggi si fonde allo ieriin una viva perennità.Sotto le cupole ed i tetti,nel sonno dei santi e degli uomini,il tempo dell'Anno Dominitravalica tutte l'età.Sussurra la brezza leggeraparole di una primavera azzurrache viene dall'al di là.Guardano gli occhi lontanoe sul meridiano celestegli astri dell'Orsa Maggiorecon sette note di lucesiglano in pieno fulgoreil poema della cristianità.Luciano FolgoreStrenna dei Romanisti, 1966, pag. 172