Quid novi?

Piazza Navona


Piazza NavonaI.Piazza Navona, arciromana piazza!come snello il granitico campeggiastelo sull'antro che sotto vaneggiatra' fiuvlali Dei sull'ampia tazza!La Befana nell'aere strombazzae rauca attorno l'eco fragoreggia;coro di bimbi, o monellesca reggia,attorno alla tua fonte alto schiamazza.Volgesi a tondo sull'antico Agonela fuga delle lucide baraccheantico mio sospiro di bambino.E dall'un lato, ciuffuto tritone,sullo sfondo di fùmide trabacchesnodasi, audace, il moro del Bernino.II.Io qui, bimbo, venivo ogni Nataleil presepe a fornirmi di bambocci,estasiato a que' dipinti cocci,a que' sugheri tuoi, Circo Agonale.Ed oggi al rifiorir del baccanale,della garrula fiera in sui barrocci,o nostalgica infanzia in me risboccidel variopinto mondo pastorale.E mai lasciavo, tornami al pensiero,della magica piazza il vasto girosenza un'occhiata volgere furtivaal pauroso suo fantoccio nero.Or ch'esso a mirar vengo, o redivivafolla di putti te guardo e sospiro.Tomaso GnoliStrenna dei Romanisti, 1942, pag. 274