Quid novi?

Nomi Romani antichi


Quando sentiamo nominare Giulio Cesare, il primo impulso è quello di pensare che si tratti, come avverrebbe ai nostri giorni, del nome proprio del celebre generale romano, ma non è così. Il nome completo è Gaio Giulio Cesare, tripartito in  praenomen (l'odierno nome proprio: Gaio), nomen (il cognome gentilizio che individuava la gens: Giulio, dalla gens Giulia) e cognomen (che indicava la famiglia: Cesare).Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto nacque, invece, come Gaio Ottavio (o Ottaviano, dopo l'adozione da parte di Gaio Giulio Cesare, in quanto al nome originario si aggiungeva il suffisso "anus"), il che indica una origine plebea, per via della mancanza del cognome gentilizio. Dopo l'adozione da parte di Cesare, al suo nome si aggiunse l'agnomen (un secondo cognome), sicché il suo nome completo divenne Gaio Giulio Cesare Ottaviano (ma il suo cognome originario non viene riportato dalle fonti, sino a che il Senato non gli conferì il titolo di Augusto). Non starò a seguire la complessa storia della denominazione di Augusto, perché essa esula dai propositi del presente breve post, basato su una conferenza del Prof. Stacchioli, nel corso dell'ultimo Salotto romano.Per i nomi femminili, il discorso è estremamente più semplice, in quanto le donne non avevano nome proprio, ma venivano individuate secondo il nome gentilizio declinato al femminile. In caso di omonimia, si ricorreva ad un aggettivo tipo Maior o Minor, oppure Prima, Secunda, Tertia, ecc.Su internet sono reperibili più ampie nozioni circa l'onomastica romana.