Quid novi?

Buon viaggio piccolo Marco


Buon viaggio piccolo MarcoSole annegato in un cielo dipinto,Gelido vento che leviga sassi,Alberi piegati sembran reagire d'istinto,Disegnando un orizzonte che pare strapparsi.Dentro me lo stesso immenso tormento.Cerco rifugio in una vecchia canzone.Senza te ogni lume è come fosse spento,Frugo nelle tasche cercando una sola ragione.Qualcuno mi ha detto di non pormi domandeE che apparteniamo ad un Disegno Divino,Incomprensibile per me quanto sia grande.Lacrime e dolore per un tesoro di bambino.Vivevo per lui e per me era tutto.È per lui che ogni giorno diventavo migliore.Adesso col cuore spezzato dal lutto,Sopravvivo nel ricordo di quel tenero amore.La mattina apro la porta della sua camerettaRiponendo speranza in un terribile sogno,Ma quando vedo la coperta ancora intatta,L'atroce realtà sferra l'ennesimo pugno.Ormai ogni giorno è uguale al precedenteEd oggi come ieri lo andrò a trovare.Stessi passi stessi gesti e stessa gente.Una carezza, una lacrima un fiore da lasciare.Paolo Ferraro