Quid novi?

Epulario


Epulario il quale tratta del modo di cucinare Ogni Carne, Uccelli, & Pesci d'ogni sorte. Et di piu insegna a far Sapori, Torte, Pastelli, al modo di tutte le Provincie del Mondo. Con l'aggionta di molt'altre cose bellissime. In Trevigi, 1643. Appresso Girolamo Righettini, Con Licenza de' Superiori.Il testo sembra esser stato scritto nel 1516 da Giovanni Roselli ed ho tratto il file pdf dal sito "Facezie" del Dr. Edoardo Mori. Nel procedere alla trascrizione, ho normalizzato il testo, sostituendo la u alla v e la s alla f, lasciando per il resto inalterata la grafia adottata nel volume.A pag. 48, l'Epulario insegna ... A far sapore celestre nel tempo d'estatte.Piglia delle more salvatiche, che nascon nelle cese, & un poco de mandole ben peste, con un poco di gengevero, & queste cose distempererai con agresto, & lo pasarai per la stamegna.A far peverata gialla, & operar le composte.Habbi del pane, & taglialo in fette, & fallo brustolare, e poi piglia del vino roscio, con un pocco di acero, & de vino cotto, cioè fapa, & metterai dentro a bollire queste fete [sic] di pane, poi la passarai per la stamegna, e mettevi di buone specie dolce, & faralla gialla, con un poco di zaffarano.Per fare agliata buona.Piglia mandole monde, & falle pistare molto bene, & quando sono la metà piste, metti dentro quella quantità de aglio, che te piace, & insieme le farai molto ben pistare, buttandoli dentro un poco de acqua fresca, perche non faccino olio, poi pigliarai molica [sic] di pane bianco, secondo la quantità che vuoi fare, e li metterai a mollo nel brodo magro, ò di carne, ò di pesce secondb li tempi. Et nota, questa agliata poterai servare, & accommodare tutte le stagioni carne grasse, ò magre, conme ti piacerà.A far agliata pavonazza al tempo de uva, e ceresce.Seguirai l'ordine nel capitolo sopra scritto, eccetto no bisogna, che gli metti brodo. Ma piglierai de l'uva negra, & con le mani la romperai molto bene in una pignata, ò altro vaso, e farallo bollire per meza hora, colarai questo mosto col quale distemprerai l'agliata. Nota si può dare a tempo di carne.Per fare agresto verde.Pigliarai de l'uva, herba agra, che si chiama à figlie, ò agresto, & pistala molto bene, seco mettendovi un poco di sale, & haverai un puoco de agresto vecchio con el quale la distemperarai, passandola per la stamegna.