Quid novi?

Folcacchiero de' Folcacchieri


Folcacchiero de' Folcacchieri. Cavaliere sanese. Padre di Ranieri, genitore di Meo, detto l' Abbagliato, di cui fece menzione Dante nell'Inferno Cant. XXIX. Fiorì circa il 1200.Tutto lo mondo vive sanza guerra,Ed io pace non posso aver neente.O Deo come faraggio!O Deo come sostenemi la terra!E par ch'io viva in noia della gente:Ogni uomo m'è selvaggio:Non pajono li fioriPer me com' già soleano,E gli augei per amoriDolci versi faceano agli albori.E quando veggio gli altri cavalieriArme portare, e d'amore parlando,Ed io tutto mi doglio,Solazzo m'è tornato in pensieri.La gente mi riguardono, parlandoS'io sono quello, che esser soglio.Non so ciò ch'io mi siaNè so perchè m' avveneForte la vita mia;Tornata m'è lo bene in dolori.Ben credo ch'eo finisco, e n'ho 'ncomenza,E lo mio male non poria contareNé le pene ch'eo sento.Li drappi di vestir non mi s'agienzaNè bono non mi sa lo manicare.Cosi vivo in tormento,Né so onde fuggire,Né a cui m'accomandare:Convenemi soffrireTutte le pene amare in dolzori.Eo credo bene che l'amore sia;Altro Deo non m'ha già a giudicareCosì crudelmente.Ché l'Amor è di tale signoriaChe le due parti a se vuole tirare,E 'l terzo è della gente.Dio per ben servire,S'io ragione trovasse,Non doveria fallireA lui così ch'i' amasse per cori.Dolce Madonna, poich'eo mi moraggio,Non troverai chi s'abbia in te servireTutta sua volontate;Ch'unque non volli, nè vo', nè voraggioSe non di tutto a fare a piacereAlla vostra amistate.Mercè di me vi prenda,Che non mi sfidi º amando:Vostra grazia discenda,Però ch'eo ardo e incendo da fori.v.1: sanza. Senza.v.3: faraggio. Farò.v.10: e gli augei per amori dolci versi faceano agli albori. I fiori ed il canto degli uccelli non mi paiono quelli de tempi passati.v.12: parlando. Parlanti.v.14: pensieri. Affanno.v.15: parlando. Domandando.v.19: forte: Dura.v.22: eo finisco, e n'ho 'ncomenza. Io già comincio a mancare.v.25: agienza. Mi piace.v.26: manicare. Mangiare.v.29: m'accomandare. A tornarmi.v.31: Tutte le pene amare in dolzori. Con gioia soffrir tutte le pene.v.36: che le due parti a se vuole tirare. Che vuol governare corpo e anima.v.37: della gente. Della gentile.v.41: amasse. Amassi.v.41: per cori. Coralmente.v.49: mi sfidi amando. Mi disfidi come amante.Rime antiche ossia poesie liriche italiane de' secoli XIII, XIV, XV. Scelte ed illustrate da Luigi Selliers di Moranville Amanuense dell' I.R. Biblioteca di Corte. Vienna Presso Vedova Kaulfuss, Prandel e Comp. 1845. https://books.google.it/books?id=nFtMAAAAcAAJ1845 - Rime antiche ... 13,14,15.pdf