Quid novi?

Più pigro di così...


Il brano seguente è tratto dalla risposta di Paolo Granzotto ad un lettore (dalla rubrica "L'Angolo di Granzotto"):Subito dopo lo sbarco a Marsala, Garibaldi si trovò di fronte l'8° Cacciatori del maggiore Sforza. Disponendo di forze preponderanti e bene armate, costui avrebbe potuto tranquillamente cacciare in mare le indisciplinate e male in arnese Camicie rosse (a Nino Bixio che che suggeriva di ripiegare L'Eroe dei due mondi non rispose "Qui si fa l'Italia o si muore", bensì: "Ritirarsi? E dove?").Ma ecco che inopinatamente il capo delle forze borboniche in Sicilia, generale brigadiere Francesco Landi, ordinò di non attaccare. Come non bastasse, impose a Sforza di arretrare diciamo di qualche centinaio di chilometri. E Garibaldi ebbe la strada spianata (al passaggio del Landi a cavallo, un caporale dell'8° gli fece: "Eccellè, o' vvi quante simme. E cen'aimma'i accussì?". E Landi: "Va via, ubriaco").Dieci mesi più tardi, il 28 marzo 1861, in quel di Napoli, Landi moriva d'infarto nei saloni del Banco locale: nella mano serrava una poliza di 14.000 ducati. Gliela avevano rilasciata gli emissari di Garibaldi, quale prezzo, così si disse (ma il cmportamento a Calatafimi sembrerebbe confermarlo in pieno), del tradimento.Andò che a cose fatte, a incontro di Teano consumato e codificato dal Plebiscito, il buon Landi si presentò all'incasso, esibendo allo sportello la sua "fede di credito". L'impiegato la guardò, la rigirò sottosopra, chiamò i colleghi a consulto e infine emise il verdetto: contraffatta.Bianco in volto, Landi balbettò che non era possibile, che gli fu corrisposta da persona degnissima, un' altissima personalità. "Si, però vede, signore ... vede questi tre zeri?" gli fece l'impiegato mostrandogli il documento, "questi tre zeri sono stati aggiunti dopo e se guarda bene addirittura con inchiostro diverso. La polizza, originariamente, era di 14 ducati".Con mano tremante Landi si riprese l'inutile pezzo di carta, incamminandosi verso l'uscita, ma non reggendo al dolore e allo scuorno per essere stato bidonato da "Gariboldo", a metà strada si accasciò, rendendo l'anima a Dio.Paolo Granzotto (il Giornale 21/1/2009).Non ho altro da aggiungere, se non ringraziare il Dottor Granzotto per i suoi pezzi quotidiani, augurandomi che nessuno mi chieda mai di rimuovere questo post, farina, di altissima qualità, di sacco altrui.