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CHIARIMENTI
Le notizie riportate nel presente blog, ove altrimenti non specificato, sono affidate alla memoria dell' autore e non possono pertanto essere considerate degne della minima fede. Ritengo sia mio preciso obbligo morale diffondere bufale, spacciandole per vere e viceversa. Chi si fida di me sbaglia a farlo, ma, volendo, potrebbe prendere spunto da quel bel po' di verità che sarà in grado di trovare in ciò che scrivo, per approfondire l' argomento, se gli interessa, altrimenti, ciccia.
Chi volesse comunque riferirsi a fonti ancor meno affidabili di una vacillante memoria di un incallito bufalaro, potrà consultare Wikipedia o, peggio ancora, la Treccani Online che a Wikipedia spesso rinvia. Degno di considerazione è il fatto che le idiozie di cui Wikipedia è spesso -non sempre, siamo onesti- intrisa fino al midollo sono consultabili gratis, laddove per la redazione della Treccani online lo Stato ha erogato all' ente, presieduto da un non bene amato ex ministro di nome Giuliano, due bei milioncini di euro nostri: che fine avranno fatto? Non c'è alcuna malizia da parte mia, s'intende, nel formulare questa domanda: solo semplice curiosità.
La lettura di questo blog è vivamente sconsigliata a chi ignora cosa sia l'ironia e/o non è in grado di discernere il vero dal falso.
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Post n°1091 pubblicato il 19 Gennaio 2015 da valerio.sampieri
Il Dittamondo E perché ’l mio parlar ti sia piú vago, ciò che Solin mi disse ti vo’ dire, 5 che era il mio consiglio e ’l mio appago. Io ’l dimandai, per volere udire, che mi partisse l’Africa in quel modo che me’ potesse, al suo parer, partire. La sua risposta fu: "Per quel ch’io odo, 10 de l’abitato il nome saper vuoi e ’l dove e quai vi son di maggior lodo. Io ti dirò, e tu lo nota poi, come abitata giá la terra vidi: non so se in altro modo è mossa ancoi. 15 L’Africa tutta per lungo dividi in tre parti, da levante a ponente, però che cosí fatta la providi. L’una è quella, e con più nobile gente, che sta in sul mare e che la terra fende, 20 che vede Europa e che talor la sente. Tingi, i Mauri e Numidia comprende; Cartago, dico, dove tu se’ stato, Tripoli e le due Sirti vi s’intende. Truovasi ancora, pur da questo lato, 25 Pentapoli Cirena e Libia apresso, che giunge al Nilo, ove Egitto è segnato. L’altra confina lungo questa adesso, la qual tra Astrix e ’l Nilo passa e schincia, sí come il fiume torto e dritto è messo. 30 Di vèr ponente Gaulea s’incomincia; segue Getulia e gran terren s’appropia; Garama, poi, ch’è una gran provincia. La terza, apresso, è tutta l’Etiopia, fra ’l Nilo e l’Ocean, dal mezzogiorno: 35 e qui di gente si trova gran copia. Molte contrade hanno poi d’intorno queste province, ch’io non t’ho contato, le quai vedrai, se vi farem soggiorno". E io a lui: "Se bene il tuo dir guato, 40 cosí divide queste genti il Nille, come il Danubio e ’l Ren dal nostro lato". "Tu dici ver, diss’el, ma le faville del sol distruggon piú di qua la terra, che tra noi il freddo, ond’han men genti e ville". 45 Cosí passando noi di serra in serra, giungemmo nel paese di Bisanzi, che da levante a Tripoli s’afferra. Io vidi, ricercando quelle stanzi, un animal che mi fu maraviglia 50 veder le gambe e ’l suo collo dinanzi: tanto l’ha lunghe, che aggiunge e piglia da lontano una cosa diece braccia; poi dietro bassa e ’l contrario somiglia. Men che cammello ha la testa e la faccia; tra quelle genti giraffa si chiama; d’erbe si pasce, ché bestia non caccia. "Solin, diss’io, di vedere avea brama questo animale e parmi scontrafatto assai via piú che non porta la fama". 60 Ed ello a me: "Non ti paia gran fatto, che, prima ch’eschi d’Africa, vedremo di piú maravigliosi in ciascun atto. E sappi che ’l paese, ove ora semo, dal mezzodí ha gran monti e foresti 65 con sí fieri animai, ch’andarvi temo". E io a lui: "Fuggiam le lor tempesti; di quel che v’è è buon che mi ragioni, sí che mi torni onde tu mi traesti". La natura mi disse de’ leoni: 70 come, poi che son nati, mostran morti, né odon mugli né per l’aire troni; ancor, cacciati, quanto sono accorti, ché lena e unghie risparmiar si sanno: ricuopron l’orme e stan sicuri e forti; 75 poi la clemenza e la pietá ch’egli hanno in verso l’uomo e quel ch’Assidio scrive e come a l’ira con la coda vanno. Piú ch’altro il fuoco par che tema e schive; li denti prima provano il difetto 80 quando in fine a la vecchiezza vive. E, apresso che m’ebbe cosí detto, aggiunse: "Guarda per lo nostro mare: vedi Cicilia, ché l’hai dirimpetto". Noi andavam diritto, per trovare 85 Tripolitana, ch’a le sue confine con le Sirti maggior veder mi pare. Ma prima che di ciò fossimo a fine, vidi Biserti, Susa e Quartara con molte terre che li son vicine, 90 dove gran gente e ricca ripara. |
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