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« FOLLIA VERA!!Perché un liberaldemocra... »

Cosa viene dopo la primavera?

Post n°33 pubblicato il 27 Luglio 2012 da Quintana5

Inizio con una richiesta personale: per i commenti limitarsi solo a quello che è l’oggetto del post, vorrei che l’ultima parte non ne fosse oggetto. Lo chiedo come cortesia personale.

 

La domanda sembra banale: dopo la primavera viene l’estate! Non sempre è così, specie se qualche nome è stato dato con troppa facilità. Il mio primo post ha riguardato la cosiddetta primavera araba, il cui nome riecheggiava la famosa “primavera di Praga”, cioè il tentativo del regime comunista cecoslovacco di aprire a forme di libertà e di democrazia; al tentativo in questione la notte tra il 20 ed il 21 agosto posero fine i carri armati del Patto di Varsavia, che entrarono a Praga ed annullarono tutte le riforme.

Alla primavera di Praga non seguì l’estate, ma un grigio inverno.

 

Qualcuno guardando i movimenti di ribellione nei paesi arabi, ricordando la primavera praghese ebbe la brillante idea di chiamarla “primavera araba”; fin da allora avevo qualche dubbio, io che non sono certo un professionista dell’informazione né, tantomeno, della politica. Non starò a ricordare i motivi di dubbio, citarsi è sempre poco elegante, dico che i miei dubbi sono stati confermati, anzi…

Andiamo a vedere cosa è successo e partiamo dal paese più ad Ovest tra quelli coinvolti dalle rivolte, la Tunisia.

Da dove iniziamo? Proviamo a vedere cosa succede: gli islamisti hanno vinto le elezioni, e uno. “L’Unità”, in una corrispondenza del 20 aprile (ricordare questa data)  da Tunisi ci descrive un paese in fermento, voglioso di libertà, con un Islam le cui parole d’ordine sono pluralismo, tolleranza e stabilità, fa dire a tale signor Bechir, un imprenditore “Però ora abbiamo la libertà, ed è un bene incomparabile” e termina l’articolo descrivendo: “Momenti di danza tradizionale in riva al mare, intervallati da sfrenati balletti al ritmo di rap. L’Islam del nuovo millennio, almeno qui in Tunisia batte anche questo ritmo”; il Presidente del Governo provvisorio aveva anche parlato di una democrazia regolata dalla legge, altra cosa che sembra ineccepibile, tuttavia è sempre bene mettersi d’accordo sui termini usati, altrimenti non ci si capisce e bisogna accordarsi su cosa significa democrazia e di quali leggi parliamo.

Prima avevo chiesto di ricordare una data, il 20 aprile. Al giornalista dell’Unità era sfuggita una notizia e cioè che il 28 marzo, tre settimane prima della sua intervista, due tunisini sono stati condannati a sette anni e mezzo di reclusione per blasfemia e tutto questo per aver diffuso un libro di critica all’Islam ed è strano che non abbia posto attenzione a questa notizia, infatti Human right watch, tramite la sua  rappresentante in Tunisia, Emna Galeli, aveva condannato la sentenza "un attacco alla libertà di espressione e libertà di credo" e si era anche detta preoccupata per il fatto che la religione possa venir utilizzata per imporre un nuovo tipo di censura; sarà stato distratto? Ma non finisce qui, la religione islamica è rimasta religione di Stato (art. 1 della Costituzione) ma alcuni si sono rallegrati che la Shaaria non sia diventata fonte primaria di legislazione, significa che la preoccupazione che potesse andare peggio era concreta. Non basta ancora: i salafiti impongono la loro legge (sono fondamentalisti) in parecchi villaggi dell’interno e ci sono parecchi episodi di intolleranza nei confronti degli ebrei (ce ne sono circa 30mila); in più è stata istituita una milizia islamica ed un “comitato per la  diffusione della virtù e la repressione del vizio” che pare controlli che non si tengano comportamenti contrari all’islam radicale.  Infine sono stati respinti dei medicinali inviati da Israele: brutto segnale! Possiamo dire che ci sia stato un vero progresso? Io ho parecchi dubbi al riguardo.

Passiamo alla Libia: il Governo non sarà instaurato prima di settembre, pur essendosi tenute le elezioni il 7 luglio; la maggioranza relativa è stata appannaggio del partito più liberale, quello di Jibril, con 39 seggi, il secondo posto è stato dei Fratelli Musulmani di Sawan, con 17 seggi, ma soprattutto peseranno i candidati “indipendenti”, espressione di 120 partiti, molti dei quali legati proprio ai Fratelli Musulmani. Costoro saranno in ogni caso determinanti: sia se si realizzerà una grande coalizione tra il partito di Jibril e quello di Sawan, sia se invece si arriverà ad un Governo presieduto dai Fratelli Musulmani ed appoggiato dai tanti candidati indipendenti. Sawan è stato chiarissimo: “la sharia (la legge islamica) sarà alla base della prossima legislazione”. Piuttosto chiaro, no? Sappiamo che la politica consiste in compromessi e possibilità: si riuscirà a tenere la Shaaria fuori dalle fonti del diritto? Progressi per il popolo libico verso la democrazia? Anche qui mi si permettano parecchie perplessità.

Andiamo a vedere l’Egitto: la vittoria dei Fratelli Musulmani è stata chiara e senza discussioni; non starò a ricordare chi sono costoro, chi vuole cerchi da solo, in modo che le informazioni possano essere selezionate autonomamente. Duranta la campagna elettorale alcuni esponenti religiosi hanno appoggiato Mursi, poi vincitore, sostenendo che costui avrebbe istituito il califfato e liberato Gerusalemme; una tesi simile è delirante, come pure le proposte di partiti che hanno ottenuto il 20% dei voti: distruggere, o almeno coprire con dei teli, le piramidi e la statua della Sfinge, simboli di paganesimo preislamico. Non si tratta di mattacchioni con consensi da prefisso telefonico, stiamo parlando di un partito da 20%!

Sempre per restare al folklore, si è anche proposto si istituire spiagge separate per uomini e donne e di mettere fine a musica occidentale e divertimenti eccessivi, anche nelle località turistiche. Parlando invece della situazione economica e sociale, questa sembra in preda al caos incotrollato: il 40% degli egiziani vive al di sotto della soglia di povertà, le esportazioni stanno diminuendo e persino il turismo è in forte calo. Si temono rivolte per fame. Nel frattempo i Fratelli Musulmani, contravvenendo alle loro promesse elettorali, stanno occupando tutti gli spazi del potere, anche se il Governo non è ancora stato formato ed anche qui i Fratelli Musulmani hanno mentito.

Infine la Siria: sappiamo perfettamente che razza di assassino sia il Presidente Assad, sta sterminando cittadini del suo stesso paese ed ha spesso appoggiato movimenti terroristi.

Notizia che è sfuggita a quasi tutti è che sta perseguitando ed uccidendo i palestinesi presenti in Siria: secondo fonti sia di Hamas che di Al Fatah circa 500 palestinesi sono stati uccisi da uomini del regime, non occasionalmente, ma presi, torturati e poi uccisi. Dove sono le flottiglie? E i pacifinti? Qualcuno ha fatto non una marcia di protesta, ma almeno due passi di dissenso sotto l’ambasciata siriana?

Non solo: questo paese ha ammesso, per bocca del portavoce Jihadi Maqdisi di possedere delle vietatissime armi chimiche e biologiche e che è pronta ad usarle se attaccata. Qualcuno ha detto qualcosa? Forse ero distratto e non ho sentito?

Infine veniamo ai ribelli:  non sappiamo molto di loro, se non che si rifanno quasi tutti all’Islam e già questo non è un buon segno; se poi integriamo questa informazione con il fatto che non vogliono avere rapporti con la NATO, il quadro sembra ancora peggiore. Si sa per certo infine che nel calderone siriano c’è la presenza di Al Quaeda e di Hezbollah: qualcuno vuole ad immaginare cosa succederebbe se costoro si impadronissero di armi chimiche o biologiche?

Sarà il caso di parlare ancora di primavera araba? Io prenderei impermeabile ed ombrello….

Ed ora la parte finale, quella che ho chiesto di non commentare: questo è il mio ultimo post, il blog si ferma qui. Per ora? Per sempre? Al momento la mia intenzione è di fermarlo per sempre, ma chi può dire cosa ci riserva il futuro? Martedì sono stato a Milano a firmare il contratto che mi lega alla nuova azienda e probabilmente avrò meno tempo per passare in digiland. Debbo poi ammettere che non posso, non riesco e probabilmente non sono capace a gestire un blog, ammiro sinceramente chi lo sa fare probabilmente continuerò a leggerne, sia quelli di maggior spessore, per ottenere informazioni, che quelli di personaggi di infimo livello, che conosciamo bene e che mi faranno ridere. Grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere ed a chi ha voluto inserire commenti, specie se hanno fornito valore aggiunto al tutto. Grazie ancora ed auguro buona estate a tutti, sia a coloro che andranno da qualche parte, che a coloro che invece resteranno in città, tra i quali sono incluso anche io. Un caro saluto.

 

 

 
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Commenti al Post:
Quintana5
Quintana5 il 22/08/12 alle 20:23 via WEB
Buona sera a te! A me infastidisce "anche" chi mette il parmigiano sull'amatriciana lo sanno tutti che ci va il pecorino :-) Intendo dire che le cose fastidiose sono tante, tuttavia una sana riflessione sulla situazione tunisina non sarebbe sbagliata, della proposta di legge di Ennahada che ne pensi?
(Rispondi)
 
 
venuss99
venuss99 il 23/08/12 alle 18:41 via WEB
nun mene parlààà^__^
e quelli che parlano di tortellini al ragù???? BLAAAAAAAASFEMIA!....
i tortellini sono rigorosamente in brodo....al max alla panna....il resto nun sepò sentì^_^
per il resto....CONTRARIA! ovviamente alla sussidiarietà... e a tutte le altre leggi scritte o TRAMANDATE che dicono di sottomettere la donna^_^
per esempio tu li segui alla lettera i comandamenti?^__^
...c'è di bello che per ladonna non c'è scritto niente ....quindi presumo possa andare in giro a desiderare un po' chi gli pare....no?^____^
(Rispondi)
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 24/08/12 alle 11:57 via WEB
Iniziamo con qualche correzione: si scrive "nummeneparlà" tutto di seguito, senti che pronunciato così "appoggia" meglio? E bisogna raddoppiare la "s" di" sentì"; la pronuncia corretta è n'ze po ssentì". Comunuque sul tortellino concordo tutto quanto! Veniamo alle leggi: le leggi sono SEMPRE scritte, altrimenti non sono tali, magari sono comandamenti, usanze, modi di vivere, ma...in nome del multiculturalismo non puoi essere contraria! Gli immigrati tunisini che hanno votato al 72% per gli islamisti dovrebbero aver il diritto di applicare questa norma anche in Italia, almeno tra di loro, no? E anche quelli che seguono una certa visione di dare qualche frustatina ogni tanto alle loro donne, ma solo su schiena, braccia e gambe, per non far vedere i segni http://www.youtube.com/watch?feature=fvwp&v=1nZ3x9Cb3Hg&NR=1 .. il multiculturalismo è anche questo! Ti sembra una scemenza? Eppure è quello che avevano chiesto in Inghilterra alcuni gruppi di islamici prima che il multiculturalismo fosse preso e buttato a mare. E del mediatore culturale del comune di Padova che ne diciamo?? Pare che a Padova non si trovi più un sasso nemmeno a pagarlo...
(Rispondi)
 
 
 
 
caien1972
caien1972 il 28/08/12 alle 18:24 via WEB
Scusate ma mi fate ridere, cos'è? Siamo a lezione di coatto? :-) Me piace er romanesco, cc'ho tutti er film de Verdone, anvedi!
(Rispondi) (Vedi gli altri 9 commenti )
 
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 28/08/12 alle 20:48 via WEB
Il coatto è una cosa, il romanesco un'altra! Per capirci: il padre di Rosssella è coatto, Sergio parla romanesco..visto che ti piacciono i film di Verdone adesso devi scoprire di che film ho parlato :-)
(Rispondi)
 
 
 
 
caien1972
caien1972 il 28/08/12 alle 21:56 via WEB
Yes yes, er coatto è una forma caratteriale e non un dialetto ma entrambi parlano romanesco. Mè uscita così per fa 'na battuta. Il padre di Rossella è Mario Brega, ha un negozio di alimentari e vuole far sposare la figlia a Sergio, il film è Borotalco, troppo facile :-) Ottimo e divertente fuori tema, chissà che qualcuno non abbia da ridire e rimproverarmi qualcosa anche stavolta, ciao!
(Rispondi)
 
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 29/08/12 alle 02:02 via WEB
Mario Brega non è mai fuori tema! Il coatto a Roma è soprattutto un modo di essere e di comportarsi: esiste il coatto antico ed il coatto moderno, Mario Brega era un coatto antico, le ragazzette de "na' biretta e' ncalippo" sono coatte moderne. Comunque vista l'eccellente preparazione :-) andiamo alle domande per la lode: 1: come è il prosciutto 2:come sono le olive 3) cosa frantuma Augusto a "due de' passaggio". E mmò te vojo!
(Rispondi)
 
 
 
 
caien1972
caien1972 il 30/08/12 alle 23:59 via WEB
Chiedi troppo!! Non ricordo, comunque ho il dvd.
(Rispondi)
 
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 31/08/12 alle 01:02 via WEB
Niente lode, ma il 30 è meritato! Allora il prosciutto è "dorce" e "n'zucchero"; le olive "so ggreche" e frantuma "le mucose", infatti ai "due de' passaggio" escono escono "ettolitri de' sangue!" Comunque la promosso :-)
(Rispondi)
 
 
 
 
caien1972
caien1972 il 05/09/12 alle 21:40 via WEB
Come spieghi il fatto che Verdone, figlio artistico di Sordi, riesce a farmi ridere mentre Alberto no?
(Rispondi)
 
 
 
 
Quintana5
Quintana5 il 05/09/12 alle 22:48 via WEB
Il Grande Albertone è il massimo! Ma me ne stupisco fino ad un certo punto: Albertone spingeva più al sorriso, a volte amaro, che alla risata vera e propria; penso al dentone, allo zoppetto, all'americano di Roma, a Otello Celletti e, per non tirarla alla lunga, al Marchese del Grillo, il suo ultimo grande film; sono tutti personaggi che non voglion far sbellicare il pubblico, ma indurlo al sorriso e qualche volta a pensare. Verdone è una comicità più diretta a far ridere, dal mitivo Furio Zoccaro, a Nicola Ametrano per passare poi per gli altri, sono tutti personaggi che mirano proprio alla risata, più macchiettistici, per capirci e sono studiati per questo, tant'è che Verdone a livello di incassi ha sfondato non da moltissimo al Nord, mentre Sordi non ha mai superato Roma. A me Verdone piace tantissimo, ma per me Albertone è il massimo!
(Rispondi)
 
 
 
 
caien1972
caien1972 il 26/09/12 alle 21:13 via WEB
Mi è antipatico Albertone, rispecchia l'italiano medio di qualche decennio fa, assai maleducato e cafone, forse è per questo che non lo amo molto, ciao.
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Quintana5
Quintana5 il 27/09/12 alle 02:13 via WEB
L'"italiano medio di qualche decennio fa maleducato e cafone"? Aggiungo vigliacco, spregiudicato, servile etc. Appunto, ai suoi tempi era uno specchio e volte quello specchio ha fornito una chiave di redenzione: un colpo di reni di dignità, pensa, ad esempio, al soldato vigliacco e nullafacente che si riscatta in un ultimo scatto di dignità (La grande guerra). Quella dignità che oggi servirebbe e che non vedo.
(Rispondi)
 
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