Era volgare e povera la stanza,nascosta sull'equivoca taverna.Dalla finestra si vedeva il sordido vicolo cieco.E dal basso salivano gli incessanti schiamazzi d'operaiche giocavano a carte in baldoria.Eppure là, su quel giaciglio fetido,ebbi il corpo l'amore,ebbi le labbra voluttuosee arrossate dell'ebbrezza,di tale ebbrezza arrossate,che anche dopo anni,scrivendone ora in questa casa deserta,ancora me ne inebrio.Konstantinos Kavafis
EPPURE T'AMO...
Era volgare e povera la stanza,nascosta sull'equivoca taverna.Dalla finestra si vedeva il sordido vicolo cieco.E dal basso salivano gli incessanti schiamazzi d'operaiche giocavano a carte in baldoria.Eppure là, su quel giaciglio fetido,ebbi il corpo l'amore,ebbi le labbra voluttuosee arrossate dell'ebbrezza,di tale ebbrezza arrossate,che anche dopo anni,scrivendone ora in questa casa deserta,ancora me ne inebrio.Konstantinos Kavafis