QUIQUEG

JACK II


L'estate era praticamente agli sgoccioli, quel giorno non aveva piovuto, ma la temperatura era scesa notevolmente solo quella sera, l'aria fresca ora attraversava le finestre aperte della casa e giocava a rincorrersi. I muri si stavano raffreddando dopo le temperature torride dei giorni precedenti. Era andato fuori con la macchina fotografica per immortalare la Luna Blu, aveva fatto scatti con esposizioni diverse, tra nuvole e foschia era venuta alla meno peggio... era stata una giornata strana, l'aveva aspettata quella mattina e lei era arrivata, verso mezzogiorno si era spostato al piano di sotto, aveva lavorato parlato con alcune persone importanti, aveva cercato di mantenere la calma, aveva discusso, il vento era fortissimo, faceva muovere le imposte al piano superiore e il rimbombo lo faceva somigliare a una specie onda che colpiva gli scogli... a metà pomeriggio aveva fatto la cosa più importante e si sentiva sollevato, aveva preso la macchina e aveva fatto tappa al centro commerciale... I libri, la fonte della sua curiosità, ricordava ancora quando sua madre una sera di molti anni prima era tornata a casa con uno scatolone grandissimo pieno di libri, era iniziata più o meno in quel periodo la sua passione per la lettura, nell'uscire di casa lei aveva detto una parola, una frase che non riusciva a comprendere, molto probabilmente era il suo stato di tensione che lo faceva reagire sempre così duramente... aveva rimuginato quelle parole ancora e ancora... aveva cercato di non pensarci, di lasciarsi prendere dall'odore della carta, dai libri di Banana Y, da quelli di Sparks, Baricco, Grisham... era rimasto qualche minuto a leggere poche righe di un libro di Cussler che aveva letto anni prima... era amareggiato ma non importava, si ripeteva che se si fosse comportato in un'altra maniera magari non così disponibile certe parole non si sarebbero mai dette... troppe supposizioni... si stava arrabbiando e lo sapeva... Era uscito accelerando e immettendosi sulla statale a velocità sostenuta... salvo poi frenare quando si era reso conto di essere da solo e di non avere impegni... era entrato direttamente nel capannone e aveva spento la macchina, aveva fatto finta che tutto andasse bene e subito dopo aver fatto le foto si era rifugiato in camera,  ora era a letto, aveva scritto, poco prima, aspettava Js.. era comparsa poi andata via... ma era stato sufficiente... ora era andata via da un pò le sue parole erano davanti agli occhi... si era preoccupato... aveva pensato a qualcosa di serio... aveva pensato a qualcosa che poteva farla stare male... aveva anche pensato che fossero dirette a lui... ma ormai mancavano davvero pochi giorni al poterla risentire, aveva guardato il cielo ogni sera pensando a quel momento, aveva parlato alla luna.. e quando era nascosta dalla terra, nel buio respirava il profumo della sua pelle, insieme a quella fragranza che amava... Ora Jack era perso nei suoi pensieri, avrebbe solo averla li con lui... non sapeva cosa era successo il respiro si era fatto affanno... aveva appoggiato la testa sul cuscino e ora stava guardando lo spiraglio della sua finestra che dava sui campi appena mietuti... Arrivava la pioggia si vedeva il cielo chiaro, troppo chiaro per essere notte, il riverbero della luce sulle nuvole dava un effetto bellissimo... Eppure Js era l'unica persona per cui avrebbe cambiato la sua vita in un attimo l'avrebbe detto anche quella notte a quella luna dispettosa... si senti improvvisamente stanco senti un onda di dispiacere salire... prendergli gola... chiuse gli occhi stava male.