Creato da lulu_0569 il 07/01/2009
Piccoli frammenti d'amore, viaggio nei sentimenti e nel cuore.
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“Nel momento in cui
un rapporto affettivo
non vale più a
illuminarmi,
nel momento
in cui cessa di guidare
un altro individuo
a se stesso,
per quanto possa
sembrarmi l’amore
più indefettibile
ed esaltante
che abbia mai
vissuto in vita mia,
si rivela per un
falso investimento”.
“L’amore è costante,
noi siamo volubili.
L’amore
concede garanzie,
gli uomini tradiscono.
L’amore è sempre
degno di fiducia,
gli uomini no”.
Una rosa blu...
“L’uomo non ha scelta tranne l’amore.
Se lo rifiuta, prima o poi scopre
Che le sue alternative producono
solitudine, distruzione, disperazione”.
“Molti di noi esprimono
le loro emotività
saltando a conclusioni negative”.
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“Vivi il presente.
Quando stai mangiando,
mangia.
Quando stai amando,
ama.
Quando stai parlando
con qualcuno, parlagli.
Quando stai guardando
un fiore, guardalo.
Cogli l’attimo nella
sua bellezza”.
“Amore significa
braccia aperte.
Se le chiudi,
ti ritroverai solo
con te stesso".
Vorrei...
“Ogni uomo vive l’amore
nel suo ambito limitato
e non sembra
mettere in relazione
la confusione che
ne risulta e la solitudine
derivanti dalla sua
insufficiente conoscenza
dell’amore”.
“Nell’amore ogni uomo rappresenta
La propria sfida personale”.
“L’amore non è una situazione
che ci possa capitare,
o da cui possiamo uscire;
cresciamo nell’amore”.
“La rinuncia
è un dono importante
se due esseri umani
si amano davvero”.
Post n°9 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da lulu_0569
Sempre nello stesso capitolo, trascrive ancora un testo di Haim Ginott: “Un bambino ha il diritto di ricevere dagli adulti messaggi razionali. Il modo in cui i genitori e gli insegnanti parlano aiuterà i bambini a capire ciò che devono provare per se stessi. Le affermazioni degli adulti influiscono sulla stima che il bambino ha di sé, sul valore che attribuisce a se stesso. In un’ampia misura, il loro linguaggio determina il suo destino. I genitori e gli insegnanti devono sradicare la follia insidiosamente celata nel loro linguaggio quotidiano. I messaggi che dicono a un bambino di diffidare della sua percezione lo inducono a rinnegare i suoi sentimenti e a dubitare del suo valore. I cosiddetti discorsi normali che vanno per la maggiore fanno impazzire i bambini. I biasimi e le frasi che ispirano vergogna, le prediche e le morali, gli ordini e le prepotenze, le ammonizioni e le accuse, gli atteggiamenti che ridicolizziamo e sminuiscono, le minacce e gli allettamenti, le diagnosi e le prognosi…. Queste tecniche brutalizzano, involgariscono e disumanizzano i bambini. La sanità mentale viene solo quando ci fidiamo della nostra realtà interione e questa fiducia si apprende soltanto attraverso il processo della vera comunicazione”. Che cosa ha bisogno di sapere un bambino? Vorrei parlarvi delle cose che ritengo essenziale far sapere ai bambini. E per prima cosa dobbiamo incominciare presto a metterli al corrente di quelle meravigliose miniere d’oro dell’immaginazione che sono esclusivamente loro. Dobbiamo convincerli che in tutto il mondo loro sono gli unici se stessi. Credo che alcuni di loro l’abbiano dimenticato. Dobbiamo insegnare loro che sono unici al mondo, e, dobbiamo mostra loro che saranno sempre i migliori se stessi. Ed è difficile, perché fin dalla tenera età noi non ci crediamo. Nessuno ci vede, nessuno ci tocca. Dobbiamo indurre i bambini a comprendere che non soltanto hanno questa unicità incredibile, ma hanno anche qualcosa che a volte dimentichiamo. Hanno anche la potenzialità. C’è in loro da scoprire molto di più di quello che è stato scoperto! E questo è meraviglioso. Dovunque si trovino, stanno appena incominciando; e il grande viaggio magico della vita consiste nello scavare, nello scoprire quel meraviglioso loro. E poi sono convinto che dobbiamo parlare ai bambini della morte, e smetterla di proteggerli e di lasciare che si mettano in mente di essere immortali. Ci comportiamo come se credessimo di esserlo. Se riflettete bene, scoprirete di pensare sempre che siano gli altri a morire, non voi. Moriremo tutti. E’ la cosa più democratica che sia mai successa! Chiunque siate, per quanto siate ricchi e illustri, indipendentemente dal fatto che abbiate reso bella od orribile la vostra vita, morirete. Ma perché averne paura? Avete paura della morte solo quando non vivete. Se siete coinvolti nel processo della vita, non piangerete e non urlerete. Se in vita avete trattato bene gli altri mentre erano vivi, non vi butterete sulla loro bara urlando: Non andartene, non andartene. Che strano concetto abbiamo della morte! Non vogliamo condurre i bambini ai funerali. La morte è un continuo, bellissimo processo della vita. La morte è una buona amica, un’ottima amica, perché ci dice che non abbiamo a disposizione l’eternità e che dobbiamo vivere ora; perciò è prezioso ogni minuto. Leggiamo queste parole e diciamo: Oh, si è verissimo! Ma viviamo così? Com’è meraviglioso da vivere il momento in cui contemplate un fiore. Quando qualcuno vi parla, per amor del cielo, ascoltate, e non guardate da un’altra parte per vedere cosa succede. La morte se vogliamo ascoltarla, ci insegna che il momento è ora. Ora è il momento di prendere il telefono e chiamare la persona che amate. La morte ci insegna la gioia del momento. Ci insegna che non abbiamo a disposizione l’eternità, che nulla è permanente. Ci insegna a lasciare che le cose fluiscano, e che non c’è nulla a cui possiate aggrapparvi. E ci dice di rinunciare alle aspettative e di lasciare che il domani racconti la propria storia, perché nessuno sa con certezza se rientrerà a casa stasera. Per me, questa è una sfida colossale. La morte ci dice: vivete ora. Diciamolo ai bambini. Un ultima cosa che voglio dire ai bambini è che la vita non è soltanto sofferenza, infelicità e disperazione come si sente nel telegiornale e come si legge sui quotidiani. Quelle sono le cose che fanno notizia. Quelle che non sentiamo mai sono le cose meravigliose, amabili, grandi, fantastiche che accadono egualmente. In un modo o nell’altro, dovete far conoscere ai bambini anche queste cose meravigliose. Per riuscirci, dovete trovar il contatto con la vostra gioia e la vostra follia. Siamo tutti matti! E se non lo credete, siete più matti degli altri. La noia nasce dalla monotonia. La gioia, la meraviglia, il rapimento nascono dalla sorpresa. La monotonia conduce alla noia, e se siete annoiati, siete noiosi. Vi stupite che gli altri non vogliono stare con voi! Potete scegliere come volete vivere la vostra vita. Potete scegliere la gioia, la libertà, la creatività, la sorpresa, oppure l’apatia e la noia. E questa scelta potete farla ora! Dobbiamo dire ai bambini che hanno la possibilità di scegliere tra l’amore e la sconfitta. Perché lasciarsi sfuggire l’amore è lasciarsi sfuggire la vita. Thornton Wilder dice: Vi è una terra dei vivi e una terra dei morti, e il ponte è l’amore. L’unica sopravvivenza e l’unico significato. Diciamolo ai bambini!” Questa seconda parte del capitolo, a mio parere, è davvero molto forte. Un tema che comunque suscita parecchia paura… perché è inutile girarci intorno… anche se Leo ci parla della morte come un’amica… a chi non fa paura??? Eppure tutti lo sappiamo… che lei comunque… prima o poi ci verrà incontro e ci chiamerà… ed è vero che la ignoriamo… fino a quando non ci tocca. Credo che questo sia uno dei capitoli che ci lascerà riflettere molto…. |
Post n°10 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da lulu_0569
“Per me la cosa più grande che abbiamo è la vita. E finché c’è vita, come afferma il vecchio adagio, c’è speranza. Scegliere la vita non è tanto difficile come potremmo immaginare. Eppure vi sono tanti che non la scelgono. Abbiamo paura di vivere la vita, e perciò non facciamo esperienze, non vediamo. Non rischiamo! Non prendiamo a cuore nulla! Non viviamo… perché la vita significa essere coinvolti attivamente. Vivere significa sporcarvi le mani. Vivere significa buttarvi con coraggio. Vivere significa cadere e sbattere il muso. Vivere significa andare al di là di voi stessi… tra le stelle! Ma dovete decidere voi per voi stessi. –Cosa significa per me la vita? - Sono convinto che se ogni giorno dedicassimo a pensare alla vita e a vivere e ad amare lo stesso tempo… no, un quarto del tempo che dedichiamo a preparare i pasti, saremmo incredibili! Ma la vita ha un modo meraviglioso per risolvere questo problema. Per me è sempre affascinante perché, quando la vita non viene vissuta, esplode in noi. E’ come cercare di bloccare il coperchio di una pentola che bolle. Succederà qualcosa, ne sono convinto. Finirete per piombare nella paura, nella sofferenza, nella solitudine, nella paranoia o nell’apatia. Tutti segni del fatto che non state vivendo! Quindi, se avvertite uno di questi sintomi, rimboccatevi le maniche e dite: Ora devo vivere. Nell’attimo in cui cominciate a lasciarvi coinvolgere nella vita, il vapore fuoriesce, e siete salvi. Non è facile: ma la vita ci fa sapere che deve essere vissuta. Meraviglioso! |
Post n°11 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da lulu_0569
Mi sento sempre impressionato. Tutte facce diverse… tutte cosi meravigliose, tutte cosi belle. Occhi diversi, nasi diversi, bocche diverse. Siete cosi differenti che è possibile identificarvi per mezzo delle impronte digitali! Se questo non vi fa capire quanto siete unici… Perché siete stati creati cosi unici? Perché possiate diventare come tutti gli altri? Non credo. Non credo che l’intenzione di Dio fosse questa. Io credo che siate stati creati unici perché avete qualcosa di unico da dire. Dedicate la vostra vita alla scoperta di questo qualcosa. Voi avete la responsabilità e il dovere di diventare tutto ciò che siete. Quando perdete voi stessi non resta più nulla. Nessuno di noi può guarire le cose che ci ha fatto la vita. Vengono fatte prima che noi ce ne accorgiamo, e ci inducono a fare certe cose per tutta la vita; continuano a mettersi tra voi e ciò che vorreste essere. E in questo modo perdete voi stessi per sempre. Se avrete vissuto ogni momento, quando suona la vostra ora non griderete e non urlerete. La morte è una sfida. Ci dice di non sprecare tempo. Ci dice di crescere, di divenire! Ci suggerisce di dire ora gli uni agli altri che ci amiamo. Ci dice di donarci ora! Se ricordate che non vivremo in eterno, forse vi volgerete subito alla persona che vi siede accanto, e senza aspettare le direte: Sei eccezionale. Grazie di essere te. Forse prenderete il telefono e direte: Ehi, mamma, sai, tante volte abbiamo litigato, ma ti amo. E poi riattaccherete. Quindi, vedete, vivere è un compito per tutta la vita. |
Post n°12 pubblicato il 04 Febbraio 2009 da lulu_0569
“Amo moltissimo l’opera di Martin Buber, e soprattutto il suo concetto di Io e Tu. Dice che ognuno di noi è un Tu e quando interagiamo l’uno con l’altro, dobbiamo interagire come se fossimo cose sacre, perché siamo veramente speciali. Perciò quando interagisco con voi, voi siete un Tu. Martin Buber dice che molto spesso interagiamo l’uno con l’altro sulla base di Io e Ciò. Qualche volta vi arrabbiate perché venite trattati come un Ciò, una cosa! Io sono me. Io sono Leonardo Buscaglia, come me ci sono soltanto io! Non guardatemi come se fossi trasparente. Io ho la mia dignità. Finché basiamo i nostri rapporti con la gente sul concetto di Io e Tu, dice Buber, abbiamo un dialogo. Quando basiamo i nostri rapporti sui concetti di Io e Ciò, diventa un monologo. Io non voglio parlare a me stesso. Voglio parlare con Voi. E voglio che voi parliate con me. Noi abbiamo una dignità. E i bambini devono impararlo, e devono impararlo presto. Molti di noi cercano se stessi qui, alla luce. Non troverete quello che cercate. Dovrete mettervi carponi dentro, dove qualche volta c’è un buio spaventoso, e scoprire cose meravigliose su voi stessi. Scoprite tutta la meraviglia che siete voi, e sviluppatela, e non abbiate timore di fallire. Andrà bene anche cosi, non siete obbligati ad essere perfetti. Poi penso che dobbiamo insegnare ai bambini l’importanza degli altri, e che il loro mondo non può crescere e progredire senza accettarne altri. Più sono numerosi i mondi che accettano, e più possono diventare… qualcosa di più. Dobbiamo insegnare loro a fidarsi, perché tutti noi abbiamo una paura tremenda l’uno dell’altro. Costruiamo muri sempre più alti, serrature sempre più robuste. Abbattete i muri! Dobbiamo imparare di nuovo a fidarci, a credere. Naturalmente è un rischio, ma tutto è un rischio. Dobbiamo incominciare ad andare al di là del semplice fatto di essere. Dobbiamo entrare in contatto con il fatto di essere umani, e questo è molto diverso. Parliamo del rischio, perché il rischio è cosi bello! Ma il cambiamento e il progresso vengono solo quando siete disposti a rischiare, a fare esperimenti con la vostra vita. Non siete mai sicuri di nulla, tutto è un rischio. |
Post n°13 pubblicato il 25 Febbraio 2009 da lulu_0569
“Sotto la maschera dell’amore si presenta spesso la violazione più grande della persona, perché il nostro amore viene sempre dato sotto condizione. - Ti amerò se prenderai bei voti. Ti amerò se sarai all’altezza delle mie pretese. - A me piace pensare che ci sia almeno una persona al mondo che vi dirà semplicemente: - Ti amerò…- sapete, è così che dovrebbero essere le famiglie. Robert Frost ha detto: - La casa è quel posto dove, quando ci andate, vi accolgono sempre. – E non dicono: - Te lo avevo detto. Non avresti dovuto farlo. – Invece, mamma e papà accorrono e dicono: - Siediti, adesso ti fasciamo le ferite… ritenta. – Voi dovete accettare che si prendano cura di voi. Siatelo per qualcuno. E quando questo viene offerto, per molti di noi accettare è più difficile che dare. Andateci con calma, domani non potrete essere una persona perfettamente ricca d’amore. Ma forse la settimana prossima… - Ogni giorno cercherò d’imparare qualcosa di nuovo su me stesso e su di voi e sul modo in cui vivo, per poter continuare a fare l’esperienza delle cose come se fossero appena nate. – Voi non siete mai la stessa persona, dopo questa sera, siete diversi. E domani mattina dopo colazione sarete ancora diversi. Anche se ciò significa soltanto essere un po’ più grassi. - Ogni giorno ricorderò di comunicare la mia gioia e la mia disperazione, in modo che possiamo conoscerci meglio. Ogni giorno rammenterò a me stesso di ascoltarvi veramente e di cercare di ascoltare il vostro punto di vista, e di scoprire il modo meno minaccioso di esporvi il mio, ricordando che io e voi stiamo crescendo e cambiando in cento modi diversi. Ogni giorno rammenterò a me stesso che sono un essere umano e non pretenderò la perfezione da voi fino a che non sarò perfetto. Ogni giorno mi sforzerò di essere più consapevole delle cose bellissime che ci sono al nostro mondo. – Lo so c’è la bruttezza. Ma c’è anche la bellezza. E non lasciate che vi convincano del contrario. Guarderò i fiori. Guarderò gli uccellini. Guarderò i bambini. Sentirò la brezza fresca. Mangerò bene e l’apprezzerò. E condividerò con voi tutte queste cose. Uno dei complimenti più grandi è dire a qualcuno: - Guarda quel tramonto -. - Ogni giorno rammenterò a me stesso di tendere le braccia e di toccarvi gentilmente con le dita. Perché non voglio perdermi questo contatto con voi. Ogni giorno mi dedicherò di nuovo al processo di essere un individuo pieno d’amore, e poi vedrò che cosa succede. – Sapete, sono sinceramente convinto che se doveste definire l’amore, l’unica parola abbastanza grande per contenerlo tutto sarebbe – VITA - . L’amore è la vita in tutti i suoi aspetti. E se vi lasciate sfuggire l’amore, vi lasciate sfuggire la vita. Non fatelo, vi prego. |
Inviato da: nicolas135790
il 06/06/2012 alle 22:23
Inviato da: sagittarium
il 21/04/2009 alle 15:18
Inviato da: RICKYDUE
il 16/04/2009 alle 17:05
Inviato da: dolcissimagabbana
il 04/04/2009 alle 18:31
Inviato da: rickyscool
il 02/04/2009 alle 20:48