Un cuore con le ali

Post N° 4


Le cose che non hai fattoÈ il titolo della poesia di una ragazza…“Ricordi il giorno che presi in prestito la tua macchina nuova e l’ammaccai?Credevo mi avresti uccisa, ma tu non l’hai fatto.E ricordi quella volta che ti trascinai sulla spiaggia, e tu dicevi che sarebbe piovuto, e piovve?Credevo che avresti esclamato: <te l’avevo detto!>. Ma tu non l’hai fatto.Ricordi quella volta che civettavo con tutti per farti ingelosire, e ti eri ingelosito?Credevo mi avresti lasciata, ma tu non l’hai fatto.Ricordi quella volta che rovesciai la torta di fragole sul tappetino della tua macchina?Credevo mi avresti picchiata, ma tu non l’hai fatto.E ricordi quella volta che dimenticai di dirti che la festa era in abito da sera e ti presentasti in jeans?Credevo che mi avresti mollata, ma tu non l’hai fatto.Si, ci sono tanta cose che non hai fatto.Ma avevi pazienza con me, e mi amavi, e mi proteggevi.C’erano tante cose che volevo farmi perdonare quando tu saresti tornato dal Vietnam.Ma tu non sei tornato.” “Tutti noi rimandiamo sempre il momento di fare qualcosa per coloro che amiamo. Non credo che l’essenziale per me, sia la mia casa, la mia macchina o i miei vestiti. Ma sia vivere e abbracciare la vita, ora, dovunque io sia. La stringo fra le braccia. Non perdo tempo a piangere sull’ieri… ieri è finito. Dimentico il passato. Perdono quelli che mi hanno fatto soffrire. Non voglio passare il resto della mia vita a muovere rimproveri e a puntare l’indice. Sapete perdonare? Sapete dimenticare? Sapete dire <va bene cosi?>. Sapete dire: <anche gli altri sono esseri umani?> e abbracciarli? Voi siete ciò che siete, siete speciali, meravigliosi, non sprecate tempo a piangere, perdonate gli altri e voi stessi. Perdonate voi stessi perché non siete perfetti, e accettate le responsabilità della vostra vita. Nikos Kazantzakis afferma: <Avete il pennello, avete i colori, dipingete voi il Paradiso, e poi entrateci>. Fatelo! Prendete l’arancione, il rosso magenta e l’azzurro e il porpora… e il verde… e il giallo.. e dipingete il vostro paradiso. Potete farlo, la cosa essenziale è la vostra vita.” 
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 Anche  queste sono bellissime parole… che fanno comunque riflettere… e solo chi ha davvero una dote di sensibilità le può capire, e addirittura si può emozionare!!! Prosegue poi…Prendete la decisione, prendete i colori e dipingete il vostro paradiso, e viveteci. Oppure dipingete l’inferno se volete, ma non datene la colpa a me. Soltanto voi siete responsabili di non essere. Dimenticate quello che è stato. Badate a ciò che è!. La vita non è un fenomeno isolato, è parte dell’esperienza generale, e influenza continuamente ogni nuovo momento e ne viene influenzata. Non vi piace dove siete? Allora cambiate! Siete qualcun altro. Fate ciò che voi vi sentite, per cambiare, e imparate da ciò che succede. E un’altra cosa… non evitate gli stati negativi. Possono insegnarvi molte cose. Non evitate la gente che crea in voi stati negativi. Noi abbiamo la tendenza a girare sui tacchi, ed andarcene, in questi casi; essi vi impongono di riesaminare voi stessi e di vedervi in una luce nuova. Non è Sally (nome a caso) che vi sconvolge, siete voi che sconvolgete voi stessi. Lei vi mette in uno stato negativo perché non corrisponde alle vostre aspettative. Bene peggio per voi! La causa della vostra sofferenza non è Sally… siete voi. Imparate dai vostri stati negativi. Dobbiamo imparare a liberarci dalle aspettative.Una volta il Buddha disse una cosa magica: <quando smettete di attendere, avete tutto>. E’ meraviglioso, se fate i fatti vostri, senza aspettare niente, avete già tutto ciò di cui avete bisogno. Se in cambio vi danno qualcosa, l’accogliete a braccia aperte. Dovrebbe essere sempre una sorpresa, ma se vi aspettate una reazione, e la reazione viene, è una noia. Smettete di attendere, a avrete tutto. Prendete tutto ciò che vi da la gente, con gioia, ma non aspettatevelo.Tutto ciò di cui avete veramente bisogno siete voi. La sola cosa importante è riconoscerlo. Voi siete il voi perfetto. E manomettere questa perfezione, è andare in cerca di sofferenza. Crescete nella vostra perfezione.” Conclude il capitolo con una citazione di un libro di Lao Tzu, che trascrivo:“L’esistenza trascende il potere di definizione delle parole. Si possono usare certi termini, ma nessuno di questi è assoluto. All’inizio del cielo e della terra non c’erano parole. Le parole scaturirono dal grembo della materia. E indipendentemente dal fatto che un uomo veda spassionatamente il nucleo della vita o veda appassionatamente la superficie, il nucleo e la superficie sono identici, e le parole li fanno apparire diversi solo per esprimere l’apparenza. Se un nome è necessario, allora questo nome sia meraviglia, e allora, di meraviglia in meraviglia, l’esistenza si schiude”.     
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 Anche qui non ci sono parole… so solo che ogni volta che rileggo questo libro, colgo definizioni che le volte precedenti mi sono sfuggite… ecco perché dico che ho ancora molto da imparare… non solo dal libro naturalmente, ma dalla vita stessa, da chi mi circonda, l’importante è avere la voglia di impegnarsi, penso che questa sia la prima cosa essenziale, altro punto importante è di proseguire per questo cammino, senza fermarsi alla prima caduta. Sembra cosi semplice… lo so… e allora perché non si arriva mai alla fine di questa strada e ci si ferma prima???