Quotidiana Mente
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C'era una volta
C'era una volta un principe che non dormiva mai. Passava tutto il suo tempo a lavorare, perché farlo gli piaceva molto e poi, perché in questo modo, non aveva più tempo per pensare a cose che gli piacevano meno.
-Domani lavorerò di più!- diceva.
E il giorno dopo, (ma lui non lo sapeva che era il giorno dopo, perché non c'era più differenza tra il giorno e la notte) faceva un mucchio di cose e le faceva benissimo, ma non erano mai abbastanza.
Più il tempo passava, meno il principe dormiva. Non dormiva e non sognava, finché un giorno scoprì una cosa terribile: il serbatoio della fantasia si era completamente svuotato!
Il mondo del principe cambiò completamente. Non c'era più l'allegria dei colori: tutto era in bianco e nero, al massimo qualche sfumatura di grigio, come la nebbia o come il cemento.
Non c'era più la dolcezza della musica, ma solo silenzio; anche i profumi se n'erano andati e al loro posto era rimasto un fastidioso odore di polvere.
Gli oggetti avevano perso la loro forma e assomigliavano tutti a numeri. Così attorno alla sua tavola non c'erano più sedie, ma dei quattro e quando guardava il cielo dalla sua finestra al posto dei gabbiani vedeva dei tre.
Al principe questo mondo proprio non piaceva, e poi senza la fantasia non gli venivano più neanche le idee, e senza le idee non poteva lavorare. Ben presto precipitò nella tristezza e nella noia. Passava ore e ore seduto su una sedia (cioè su un quattro) aspettando che la fantasia tornasse e continuava a non dormire, o forse non ne era più capace.
Finché una notte, dai suoi occhi stanchi, spuntò una lacrima. Il principe, sorpreso e contento di questa novità, la lasciò rotolare sulle guance, poi ne spuntò un'altra e poi un'altra ancora e, stranamente, le lacrime avevano un sapore: il sapore della sua fanciullezza, di quando bambino sognava ogni notte la Fata Acquerello. Allora la chiamò a gran voce e lei, per incanto, comparve nella sua stanza.
- Finalmente sei tornata a colorare il mio mondo!!! - le disse saltellando per la gioia.
- Certo, sono tornata- rispose Acquerello -e ho portato con me il secchio di vernice, ma se vuoi che lo rovesci nei tuoi sogni, dovrai promettermi di dormire almeno sei ore per notte, altrimenti non riuscirò a finire il mio lavoro e il serbatoio della fantasia non si riempirà più-
Poi, prese per mano il principe e lo accompagnò nel suo lettino. Gli rimboccò le coperte, gli diede il bacio della buona notte e quando fu certa che lui si fosse addormentato davvero, tirò fuori i suoi pennelli e ridipinse tutto di verde, di rosso, e di giallo. Non tralasciò nulla. Poi chiamò le sue amiche Sorriso e Armonia che l'aiutarono a rimettere a posto suoni, forme e profumi. Lavorarono alacremente, cantando e danzando nei sogni del principe e quando il sole spuntò se andarono, soddisfatte del risultato.
Il principe dormì beato per tutta la notte e anche un pezzo del giorno dopo. Quando si svegliò, felice di aver ritrovato la fantasia, promise di andare a letto presto ogni sera, per poter incontrare di nuovo le fate dei sogni e passare più tempo con loro.
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Inviato da: giusy_75dgl
il 24/07/2005 alle 22:35
Inviato da: Bertrand.Morane
il 24/07/2005 alle 17:34
Inviato da: giusy_75dgl
il 09/07/2005 alle 15:18
Inviato da: ulissezen
il 09/07/2005 alle 12:58
Inviato da: Bertrand.Morane
il 28/06/2005 alle 10:21