Quotidiana Mente

emotiva mente


E così era successo... non aveva saputo resistere e si era lasciata trasportare sull’onda di un’emozione. Non un’emozione qualsiasi, intendiamoci, ma una di quelle che non capitano tutti i giorni, una che potrebbe non tornare una seconda volta.Quindi, con precisione e professionalità quasi maniacali, aveva creato l’ambiente, disegnato la scenografia, studiato le luci, cercato le note e, infine, collocato gli attori. Dopo aver osservato con attenzione l’insieme, definito i particolari, aggiustato le sfumature ed essersi assicurata che tutto potesse funzionare....ecco, solo allora aveva animato la scena e centrato il pensiero sull’idea.E l’idea aveva cominciato a muoversi lenta...Sinuosa e felina era venuta a rapirle la mente, svestita del velo di eterea essenza, colmata di ardore e passione rovente. In un gioco di attese costruite sul tempo di sorrisi ammiccanti e di sguardi sospesi, con rapido slancio era cresciuta potente.L’aveva assecondata, questo era certo, anzi aveva fatto di più: l’aveva lasciata passare oltre le  barriere e i pregiudizi sino a farla vivere davvero. Poi in un attimo di incertezza, forse, aveva indugiato, addirittura frenato, ma alla fine, sospirando, si era arresa alla verità: non era affatto difficile innamorarsi di un’idea.