SEL RACALE

BABELE


 
 Sindaco, fai un regalo ai cittadini: manda a casa la tua maggioranza!Nel Gennaio di quest'anno, mentre tutta la politica locale scaldava i motori per prepararsi all'ennesima gara elettorale sfuggendo dalla necessità di entrare nel merito dei gravi problemi, SEL – Racale affiggeva un manifesto che andava alla sostanza della situazione amministrativa. Incapacità, lassismo, approssimazione, erano, per SEL, i limiti principali di una amministrazione pessima e inconcludente. Inoltre, con il manifesto, SEL indicava nell'apatia dell'opinione pubblica un elemento che favoriva lo stato delle cose.All'epoca del manifesto non era stato interpellato alcun illustre professore che aiutasse a uscire dalla crisi finanziaria del comune. Non era esploso alcun dissidio interno, salvo una naturale “antipatia” tra gruppi di persone in preda ad una lotta fratricida per la gestione di potere (c'era quello che voleva il monopolio dei segnali stradali, quello del pronto intervento, quello sensibile al suo ambiente, quello che giurava sulla certezza, veridicità e correttezza del bilancio, quello in splendido esilio a Torre Suda, quello addetto all'istruzione e agli edifici scolastici che non ci sono, quello con un compenso non proprio da gabinetto, quello che riusciva a parlare con Alemanno senza passare da Mantovano, quella che presiedeva “su(per)a parters”,... e quelli che rosicavano in sala d'attesa.Eppure SEL aveva visto giusto e invitato il Sindaco, immolatosi oltre le sue responsabilità, a fare un regalo ai cittadini e a dimettersi.Eravamo e siamo convinti dell'onestà intellettuale del Sindaco. Eravamo certi che la sua “resistenza” era a fin di bene. Ma oggi, davanti allo sgretolamento della sua maggioranza, davanti al clima di veleni generatosi, davanti alla presa d'atto che a fallire non è stata solo questa amministrazione ma un intero ciclo con protagonisti sempre gli stessi, cosa fa desistere Basurto dal dichiarare la fine di questa amministrazione? Davvero la sua analisi spietata sulle responsabilità profonde e nel tempo di una classe politica, invece di determinare la presa d'atto del fallimento invoglia a proseguire per senso di responsabilità?No caro Massimo, non può essere questo. E neppure il semplice e pur sempre legittimo “bisogno” dello stipendio può rendere così miopi. Tutto fa pensare che altri sono i motivi dell'accanimento terapeutico. Tutto fa pensare che la crisi del “sistema Racale” è dentro la sua stessa cultura, i suoi interessi, le sue prassi, i suoi misteri, i suoi scheletri, i suoi segreti. E già, forse qui sta la chiave del disastro amministrativo e sociale di questa città, dei suoi amministratori e degli aspiranti tali.Qui sta anche la chiave di una opinione pubblica che può apparire, a prima vista, semplicemente menefreghista ma che, invece, è probabilmente corresponsabile e complice.Di seguito ri-pubblichiamo il manifesto, quanto mai attuale, del gennaio 2011. Caro Massimo,stacca la spina a questa maggioranza in coma. Cosa altro deve accadere (o non accadere) per registrarne il fallimento? Siamo certi che le responsabilità maggiori sono della tua squadra che è di una mediocrità imbarazzante. Ti stimiamo come persona, conosciamo la tua onestà intellettuale. Per questo chiediamo un gesto di responsabilità: prendi le distanze da certe pratiche, dimettiti!Quest'ultimo periodo festivo ha confermato l'arretramento della nostra città:ogni sera, in particolare per la messa di Natale, il centro invaso da auto parcheggiate agli angoli delle strade, in doppia fila, su Piazza S. Sebastiano, sui marciapiedi;il centro storico di Taviano è stato rivitalizzato e nei giorni di festa ha ospitato, peraltro, una piacevole mostra del presepe; il nostro ha attratto, invece, raduni e "bande" di bulli;a Taviano, Alliste e Melissano (tanto per stare nell'Unione) durante il periodo festivo abbiamo incontrato, nei principali luoghi e fino a sera, i vigili urbani; a Racale...soprassediamo!Caro Massimo, per chiederti le dimissioni potevamo "scomodare" i grandi temi sui quali la tua maggioranza ha fallito, come il bilancio (debito fuori controllo); i tributi (eccessivi rispetto ai servizi); il PUG (sotto chiave per non deludere qualcuno già illuso); l'arredo urbano (è viva T. Suda?). Invece, ci è sufficiente valutare la gestione ordinaria per chiederti di porre fine ad uno dei peggiori governi della storia di Racale.Una maggioranza incapace di gestire l'ordinario può risolvere, dunque, le grandi questioni? Un'amministrazione che impiega due anni per realizzare (male) qualche necessario senso unico, può, per esempio, elaborare un piano di recupero del centro storico o completare la rete dei servizi e delle infrastrutture nella zone economiche/produttive?È vero, le colpe del degrado vanno cercate anche fuori dal municipio. Non esiste il fiato dell'opinione pubblica e il senso civico, l'interesse generale e l'idealità. L'associazionismo, a volte, vive più come procacciatore di consenso che come comunione ideale. La politica è quasi sempre necessità personale (quale beneficio ha prodotto l'elezione di due consiglieri provinciali?). Una città priva di cinema, auditorium, archivio storico; una comunità scarsamente attenta ai beni culturali e ambientali, menefreghista. Occorre quindi una scossa, a partire dalla politica.Per il bene del paese ti chiediamo, caro Massimo, un atto di coraggio per aprire una fase di riflessione che favorisca il ricambio di una classe politica della quale ogni cittadino dovrebbe vergognarsi, indipendentemente dalla preferenza di voto espressa.E TU, CARO MASSIMO, VUOI BENE AL TUO PAESE, VERO?