SEL RACALE

IL PUG FA 90


Il PUG FA 90Alcuni giorni fa il movimento “Diversi X Passione” ha tirato fuori l’argomento PUG, un tema strategico per lo sviluppo della nostra città.Senza mezzi termini, il movimento ha messo il dito nella piaga dichiarando di  “strappare la bozza del PUG” in caso di vittoria alle prossime amministrative.Con coraggio, il movimento dichiara l’intenzione di togliere di mezzo uno strumento mai adottato, fino ad oggi usato a soli fini elettorali e di riscriverlo secondo esigenze e in modo partecipato. Ci si aspettava che la sollecitazione di “Diversi X Passione” generasse una levata di scudi da parte della maggioranza e, soprattutto, una forte sollevazione da parte dell’opposizione che, finalmente, poteva “scoprire” tutto il torbido accumulatosi attorno alla questione PUG.Che la maggioranza e l’assessore competente non replichino all’accusa precisa di aver utilizzato il PUG solo come “leva elettorale”, è evidente; non è, invece, comprensibile il silenzio dell’opposizione! Schivare l’argomento principale per la vita di una comunità, lascia perplessi.“Diversi X Passione” voleva alimentare il dibattito sull’argomento principale della città soprattutto tra le forze che si propongono alla guida del governo locale che si dimostrano, invece, indifferenti. Specie l’opposizione, muta sull’argomento ed, anzi, infastidita e pronta ad accelerare sul terreno populistico della propaganda, promettendo una generica gestione etica della cosa pubblica ma senza, guarda caso, trovare nulla di a-etico nella gestione della programmazione urbanistica, così come è stata conosciuta.Sul PUG la paura fa 90. Si, la paura (e si spera solo la paura) di fare i conti con il torbido, di cui è intriso il chiacchiericcio di paese, sottostante la gestione/formazione del PUG.Ecco, dunque, che SEL, anche per la sua vocazione ispiratrice su taluni temi, non potrà mai confrontarsi con soggetti e forze politiche che sull’argomento PUG hanno reticenze, titubanze, incertezze, esitazioni.Se non si hanno le mani (e la coscienza) libere sulla programmazione urbanistica non ci si può candidare alla guida della città. Comitati di tecnici, stimati professionisti, tutti sono consapevoli del problema PUG. Però, nell’occasione delle occasioni, qual è la campagna elettorale, l’argomento si inabissa ed emergono, ovunque, paure, compromessi ed impossibilità.L’argomento PUG è, quindi, solo un terreno di contesa sulla titolarità del governo del territorio? È solo lotta su chi dovrà gestire e formare lo strumento urbanistico? Nessuno osa spezzare la filosofia "elettorale e non solo" alla base della programmazione urbanistica?  Questi gli inquietanti dubbi di SEL e di tanti cittadini che pensano che il problema del PUG non debba essere una questione di titolarità ma di metodi, contenuti e necessità.E se, invece, l’indifferenza fosse indotta da timori e calcoli elettorali? … e/o dalla paura di perdere consensi sedimentati attorno ad aspettative? E qui ci si deve fermare per non infierire.