C'è chi si interessa di come vincere le elezioni (legittimo), c'è chi si interessa anche di contribuire a risolvere problemi OGGETTIVI come quello della riorganizzazione della rete scolastica.Abbiamo tentato insieme all'amministrazione comunale (una parte?) di "costringere" la Regione Puglia (una parte?) a rivedere il Piano di Riorganizzazione Scolastica varato a Dicembre. Non ci siamo riusciti probabilmente per ragioni (politiche?) a noi sconosciute che non hanno considerato l'esigenza didattica e logistica di riorganizzare in maniera diversa la rete scolastica di Racale.Per conoscenza di tutti, alleghiamo la nota che SEL - Racale ha inviato a dicembre all'assessore al diritto allo studio, formazione e scuola della regione.L’amministrazione comunale di Racale (Le) ha redatto il nuovo piano di riorganizzazione della rete scolastica.Il piano, in sostanza, aggiusta la sperequazione tra i due poli scolastici esistenti in termini di edifici a disposizione dei rispettivi poli.Oggi il 1° polo conta su due plessi scolastici per gli alunni di scuola elementare e media ed è privo di una struttura per la scuola di prima infanzia (materna). In questi anni, in maniera inidonea, il dirigente del 1° polo ha utilizzato, per la scuola materna, un paio di “stanze“ di un vecchio e inadeguato immobile comunale e adattato tre aule del plesso scuola elementare per accogliere la richiesta dei genitori che volevano che anche il 1° polo ospitasse bambini della materna pur essendo sprovvisto di adeguati ambienti (manca il refettorio ed ogni spazio ludico e didattico necessario). Il 2° polo invece, oltre all’edificio scuola elementare e media, riesce ad ospitare gli alunni della scuola materna in TRE edifici funzionali e attrezzati, adibiti allo scopo.Ora, la proposta è quella di “cedere” un edifico al 1° polo – via Lucania (quello peraltro geograficamente vicino alla sede del 1° polo situata dalla parte opposta del paese rispetto al 2°) in modo da permettere al 1° polo di garantire una adeguata offerta formativa, oggi resa negli ambienti insalubri e inidonei di cui sopra. Inoltre consentirebbe al 1° polo di “liberare” le tre aule della scuola elementare recuperandole nella disponibilità per lo svolgimento del servizio mensa ai ragazzi del tempo prolungato (che oggi, per via della concessione delle aule alla scuola materna, sono privi degli ambienti necessari per la refezione).La dirigente del 2° polo, pur legittimamente, critica la scelta che in qualche modo ridimensionerebbe l’utenza del 2° polo. Ma è altrettanto pacifico che l’abnorme sperequazione della dotazione strutturale in vantaggio al 2° polo non è ammissibile (salvo la possibilità di realizzare per il 1° polo un edificio a destinazione scuola materna, e qui entriamo nella lungaggine amministrativa e nelle compatibilità di bilancio degli EE.LL.).Infine, la dirigente scolastica del 2° polo, per la difesa delle sue ragioni, ha, a nostro avviso, amplificato e “caricato” la questione. Oltre le istituzioni politiche attraverso i loro rappresentanti locali e non solo, ha coinvolto i genitori nella difesa dell’esistente adducendo motivazioni plausibili ma solo presumibili come quella del rischio di perdita di autonomia del 2° polo in virtù della diminuzione dell’utenza o come quella che la riorganizzazione tenderebbe ad una unificazione dei due poli con conseguente perdita di posti lavoro (cosa peraltro possibile ma non prevedibile e alquanto difficile per via della crescita di iscritti in entrambi i poli negli ultimi anni). Pertanto, in assenza e/o in attesa che si programmi la costruzione di un nuovo edificio, consideriamo la proposta del comune (che peraltro è l’Ente che, sostanzialmente, ha prerogativa sulla riorganizzazione pur nel quadro delle direttive regionali) idonea a razionalizzare la rete scolastica comunale e comunque necessaria per risolvere il problema del 1° polo che, allo stato, ospita i bambini della materna in ambienti del tutto inidonei.Racale, 17/12/2010
RIORGANIZZAZIONE RETE SCOLASTICA
C'è chi si interessa di come vincere le elezioni (legittimo), c'è chi si interessa anche di contribuire a risolvere problemi OGGETTIVI come quello della riorganizzazione della rete scolastica.Abbiamo tentato insieme all'amministrazione comunale (una parte?) di "costringere" la Regione Puglia (una parte?) a rivedere il Piano di Riorganizzazione Scolastica varato a Dicembre. Non ci siamo riusciti probabilmente per ragioni (politiche?) a noi sconosciute che non hanno considerato l'esigenza didattica e logistica di riorganizzare in maniera diversa la rete scolastica di Racale.Per conoscenza di tutti, alleghiamo la nota che SEL - Racale ha inviato a dicembre all'assessore al diritto allo studio, formazione e scuola della regione.L’amministrazione comunale di Racale (Le) ha redatto il nuovo piano di riorganizzazione della rete scolastica.Il piano, in sostanza, aggiusta la sperequazione tra i due poli scolastici esistenti in termini di edifici a disposizione dei rispettivi poli.Oggi il 1° polo conta su due plessi scolastici per gli alunni di scuola elementare e media ed è privo di una struttura per la scuola di prima infanzia (materna). In questi anni, in maniera inidonea, il dirigente del 1° polo ha utilizzato, per la scuola materna, un paio di “stanze“ di un vecchio e inadeguato immobile comunale e adattato tre aule del plesso scuola elementare per accogliere la richiesta dei genitori che volevano che anche il 1° polo ospitasse bambini della materna pur essendo sprovvisto di adeguati ambienti (manca il refettorio ed ogni spazio ludico e didattico necessario). Il 2° polo invece, oltre all’edificio scuola elementare e media, riesce ad ospitare gli alunni della scuola materna in TRE edifici funzionali e attrezzati, adibiti allo scopo.Ora, la proposta è quella di “cedere” un edifico al 1° polo – via Lucania (quello peraltro geograficamente vicino alla sede del 1° polo situata dalla parte opposta del paese rispetto al 2°) in modo da permettere al 1° polo di garantire una adeguata offerta formativa, oggi resa negli ambienti insalubri e inidonei di cui sopra. Inoltre consentirebbe al 1° polo di “liberare” le tre aule della scuola elementare recuperandole nella disponibilità per lo svolgimento del servizio mensa ai ragazzi del tempo prolungato (che oggi, per via della concessione delle aule alla scuola materna, sono privi degli ambienti necessari per la refezione).La dirigente del 2° polo, pur legittimamente, critica la scelta che in qualche modo ridimensionerebbe l’utenza del 2° polo. Ma è altrettanto pacifico che l’abnorme sperequazione della dotazione strutturale in vantaggio al 2° polo non è ammissibile (salvo la possibilità di realizzare per il 1° polo un edificio a destinazione scuola materna, e qui entriamo nella lungaggine amministrativa e nelle compatibilità di bilancio degli EE.LL.).Infine, la dirigente scolastica del 2° polo, per la difesa delle sue ragioni, ha, a nostro avviso, amplificato e “caricato” la questione. Oltre le istituzioni politiche attraverso i loro rappresentanti locali e non solo, ha coinvolto i genitori nella difesa dell’esistente adducendo motivazioni plausibili ma solo presumibili come quella del rischio di perdita di autonomia del 2° polo in virtù della diminuzione dell’utenza o come quella che la riorganizzazione tenderebbe ad una unificazione dei due poli con conseguente perdita di posti lavoro (cosa peraltro possibile ma non prevedibile e alquanto difficile per via della crescita di iscritti in entrambi i poli negli ultimi anni). Pertanto, in assenza e/o in attesa che si programmi la costruzione di un nuovo edificio, consideriamo la proposta del comune (che peraltro è l’Ente che, sostanzialmente, ha prerogativa sulla riorganizzazione pur nel quadro delle direttive regionali) idonea a razionalizzare la rete scolastica comunale e comunque necessaria per risolvere il problema del 1° polo che, allo stato, ospita i bambini della materna in ambienti del tutto inidonei.Racale, 17/12/2010