Creato da sel.racale il 03/03/2011

SEL RACALE

BLOG DI DISCUSSIONE POLITICA LOCALE

LA COLONNA SONORA DI SEL RACALE

 

LA COLONNA SONORA DELL'ITALIA REPUBBLICANA

 

LA "COLONNA SONORA" DI SEL

 

Sindaco, fai un regalo ai cittadini:

manda a casa la tua maggioranza!

 Caro Massimo,

stacca la spina a questa maggioranza in coma. Cosa altro deve accadere (o non accadere) per registrarne il fallimento? Siamo certi che le responsabilità maggiori sono della tua squadra che è di una mediocrità imbarazzante. Ti stimiamo come persona, conosciamo la tua onestà intellettuale. Per questo chiediamo un gesto di responsabilità: prendi le distanze da certe pratiche, dimettiti!

Quest'ultimo periodo festivo ha confermato l'arretramento della nostra città:

ogni sera, in particolare per la messa di Natale, il centro invaso da auto parcheggiate agli angoli delle strade, in doppia fila, su Piazza S. Sebastiano, sui marciapiedi;

il centro storico di Taviano è stato rivitalizzato e nei giorni di festa ha ospitato, peraltro, una piacevole mostra del presepe; il nostro ha attratto, invece, raduni e "bande" di bulli;

a Taviano, Alliste e Melissano (tanto per stare nell'Unione) durante il periodo festivo abbiamo incontrato, nei principali luoghi e fino a sera, i vigili urbani; a Racale...soprassediamo!

Caro Massimo, per chiederti le dimissioni potevamo "scomodare" i grandi temi sui quali la tua maggioranza ha fallito, come il bilancio (debito fuori controllo); i tributi (eccessivi rispetto ai servizi); il PUG (sotto chiave per non deludere qualcuno già illuso); l'arredo urbano (è viva T. Suda?). Invece, ci è sufficiente valutare la gestione ordinaria per chiederti di porre fine ad uno dei peggiori governi della storia di Racale.

Una maggioranza incapace di gestire l'ordinario può risolvere, dunque, le grandi questioni? Un'amministrazione che impiega due anni per realizzare (male) qualche necessario senso unico, può, per esempio, elaborare un piano di recupero del centro storico o completare la rete dei servizi e delle infrastrutture nella zone economiche/produttive?

È vero, le colpe del degrado vanno cercate anche fuori dal municipio. Non esiste il fiato dell'opinione pubblica e il senso civico, l'interesse generale e l'idealità. L'associazionismo, a volte, vive più come procacciatore di consenso che come comunione ideale. La politica è quasi sempre necessità personale (quale beneficio ha prodotto l'elezione di due consiglieri provinciali?). Una città priva di cinema, auditorium, archivio storico; una comunità scarsamente attenta ai beni culturali e ambientali, menefreghista. Occorre quindi una scossa, a partire dalla politica.

Per il bene del paese ti chiediamo, caro Massimo, un atto di coraggio per aprire una fase di riflessione che favorisca il ricambio di una classe politica della quale ogni cittadino dovrebbe vergognarsi, indipendentemente dalla preferenza di voto espressa.

E TU, CARO MASSIMO, VUOI BENE AL TUO PAESE, VERO?

 

Il direttivo del circolo di Racale (manifesto - gennaio 2011)

 

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A RACALE, è’ VERO O NON è VERO?

Che a T. Suda è consentito a tutti di parcheggiare nello spazio inibito di fronte alla stazione carburanti e specialmente a "privilegiati" che dovrebbero, invece, dare il buon esempio?
Che tanti genitori “bloccano” comodamente l’auto (e il traffico) all'altezza dell'ingresso per far accedere i bambini a scuola?
Che si parcheggia su piazza S. Sebastiano e che sono spariti i basoli del centro storico?
Che i lavori pubblici non vengono eseguiti a regola d’arte?
Che con il piano traffico siamo alle “comiche”?
Che sulla Racale / T. Suda si immette in piena curva una strada che collega la zona del Cimitero?
Che pochissimi pagano il passo carrabile?
Che se Berlusconi viene a Racale non è possibile trovargli una sala che contenga più di 50 posti?
Che a Racale anche qualche voto di centro/sinistra contribuisce (legittimo, per carità) ad eleggere un consigliere prov.le di centro destra?
Che a Racale da 20 anni non governa la sinistra bensì la destra?

 

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PROPOSTE

Post n°3 pubblicato il 03 Marzo 2011 da sel.racale

 Da 15 anni la destra governa Racale in un contesto prevalentemente di indifferenza e qualunquismo. E quando si levano critiche al governo locale spesso si “scivola” nel luogo comune della propaganda e dello slogan dove si “cita” il problema senza indagare cause, responsabilità, conseguenze e, soprattutto, senza prospettare soluzioni. Per questo, riteniamo di intraprendere un percorso inverso di approccio ai problemi rispetto a quello tutto elettoralistico a cui Racale è stata abituata negli ultimi 20 anni.

 

Alcuni temi

Rifiuti

Non basta “citare” le discariche abusive, i rifiuti abbandonati, i quartieri e le strade sporche, la tassa esagerata.

Bisogna mettere il dito nel problema che è rappresentato dalla NON conoscenza degli amministratori dei dati economici e fisici del settore rifiuti.

Senza il dato sulla quantità e sull’andamento della raccolta differenziata, senza il monitoraggio per nucleo familiare, senza una adeguata campagna di sensibilizzazione e senza la previsione di “penalità” per chi non effettua affatto la raccolta differenziata non è possibile:

1) Appaltare il servizio raccolta al giusto prezzo

2) Ottenere economie di costo

3) Aiutare il ciclo virtuoso dei rifiuti

4) Determinare un abbattimento della TARSU

5) Avere una città pulita

Arredo urbano

Non basta fotografare scorci di degrado urbano, lampioni “potati”, segnaletica divelta e buche stradali.

Bisogna denunciare l’assenza di un coordinamento tra ufficio tecnico e amministrazione e di una programmazione economica ed esecutiva degli interventi manutentivi.

Senza un responsabile tecnico/amministrativo che coordini gli interventi dei manutentori (oggi utilizzati in maniera estemporanea dall’assessore di turno) e senza una politica di bilancio che garantisce le risorse necessarie non è possibile:

1) Programmare ed effettuare la regolare e ciclica manutenzione dell’arredo urbano

2)  Eseguire i lavori con la migliore tempistica e alle migliori condizioni economiche

3) Verificare la corretta esecuzione dei lavori

4) Prevenire incidenti e danni ulteriori

5) Rimuovere e/o “aggiustare” l’arredo urbano obsoleto e le strutture “brutte” (pali inutilizzati, semafori obsoleti, lampioni e cestini rotti, suppellettili metalliche arrugginite, segnaletica divelta, aiuole danneggiate, verde attrezzato rovinato, banchine sporche e invase da erbacce)

Centro storico

Il problema del centro storico viene affrontato spesso con argomentazioni retoriche e generaliste. Con troppa leggerezza e approssimazione si usano termini come “recupero” e “rigenerazione” per affermare la necessità di un intervento nella zona “vecchia” del paese.

Bisogna avere la fermezza di dire le cose come stanno e quello che si vuole fare di un centro in parte storico, in parte irrecuperabile, in parte compromesso da edifici incompatibili con il “contesto”.

Senza un programma integrato di interventi urbanistici, di infrastrutture e di contributi economici non è pensabile di recuperare il centro storico.

Occorre quindi:

1)  Predisporre un programma di rilevazione della staticità delle strutture immobiliari esistenti e predisporre, con urgenza, le procedure necessarie nei casi (tanti) di rischio crollo anche parziale di pareti e solai

2) Attivare una indagine amministrativa e, nel caso legale, per accertare le responsabilità sulla “sparizione” dei basoli rimossi

3) Spostare il mercato settimanale in altra area

4) Chiudere al traffico il centro storico

5) Collocare l’ufficio di Polizia Municipale nell’edificio di Via Zara  ed eliminare il mercato coperto da quel luogo

Asilo nido

È impensabile rinunciare ad una delle poche cose buone di “interesse generale” presenti a Racale. Come ogni servizio sociale anche l’Asilo Nido è un servizio “in perdita”. È, però, un elemento di civiltà che aiuta le famiglie e, soprattutto, garantisce l’adeguata “accoglienza” ai bambini.

Bisogna difendere questa conquista di civiltà non in maniera astratta come “controcanto” alla volontà dell’amministrazione di “fare cassa”, ma attraverso un progetto di sviluppo e potenziamento del servizio

Occorre:

1) Trasformare l’Asilo Nido Comunale in Asilo Nido d’ambito o intercomunale per ripartire i costi tra più Enti ma soprattutto per attivare, nel quadro delle risorse e delle possibilità previste dalla normativa regionale,  un programma  di allungamento della fascia oraria di apertura fino alle ore 16

2) Sensibilizzare i Comuni dell’Unione al progetto d’ambito per elevare gli standard sociali del comprensorio creando, anche con forme “miste” pubblico/privato, un servizio di qualità che intercetti i programmi di investimento e sostegno messi a disposizione dalla Regione Puglia per la realizzazione di strutture di qualità per la prima infanzia

 Beni artistici e culturali

Una comunità che non “conosce” e non “preserva” la sua storia, i suoi beni monumentali e artistici non è una comunità ma una accozzaglia di incivili privi di valori.

Bisogna evidenziare l’assoluta assenza nella classe politica e nella popolazione di qualsiasi propensione all’interesse artistico e culturale. Facilmente ci si limita ad ogni campagna elettorale a “citare” il Castello, piuttosto che il Convento, piuttosto che il Dolmen (CHE NON C’E’ PIU’ DA ANNI) ecc. denunciandone incurie o prospettando immaginifici utilizzi e valorizzazioni.

Senza una assunzione del problema della tutela e del recupero dei beni culturali come tema necessario e urgente non è possibile indicare soluzioni e reperire le adeguate risorse. E questo è possibile solo con una svolta culturale che investa i cittadini di Racale e riattivi il bisogno di cultura e la domanda di fruizione di beni culturali e artistici.

Niente sarà possibile se:

1) Il sistema scolastico di Racale (didattico, edilizio, organizzativo, formativo) continua a non essere all’altezza

2) Le istituzioni civili e religiose non istituiscono un tavolo tecnico di discussione sulle procedure da attivare per coinvolgere enti e soggetti preposti al recupero dei beni artistici ed ecclesiastici

3) Non si realizza un archivio documentale storico

4) Racale continua ad essere quella città dove perfino la “rottura” della pietra principale del Dolmen passò inosservata e non destò un sentimento di vergogna

Turismo

Specie in prossimità delle elezioni si cerca di “acchiappare” consensi prospettando “serate di spettacolo” spacciate come strumento per incentivare il turismo.

Bisogna con chiarezza affermare che senza lo “sblocco” urbanistico delle zone destinate a insediamenti turistico alberghieri non si può parlare di turismo e che la procedura delle conferenze di servizio (oggi peraltro non più praticabile) ha prodotto in passato facili illusioni per qualche imprenditore che pensa che il turismo possa incrementarsi con la singola importante iniziativa.

I presupposti per puntare all’economia turistica sono:

1) La programmazione urbanistica delle aree per insediamenti turistico / alberghieri e delle aree destinate a parcheggio nelle attuali zone F speciali, a ridosso di via M. Polo

2) L’esproprio dell’area tra il parcheggio vicino alla Torre e la litoranea

3) La realizzazione di un area attrezzata per i camperisti (sarebbe fonte di entrata economica)

4) La realizzazione di strutture “movibili” per l’accesso al mare soprattutto ai diversamente abili

5) La realizzazione della rete idrica e della fognatura a Torre Suda                                     

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VENDESI CIVILTA'

NO, L'ASILO NIDO PROPRIO NO!!

NON NE PARLA LA MAGGIORANZA, NON NE PARLA L'OPPOSIZIONE, NON NE PARLA NESSUONO (SOTTOLINEAMO NES-SU-NO)

AMMINISTRATORI E ASPIRANTI TALI: VERGOGNA!

SI CHIUDE L'ASILO NIDO COMUNALE NEL SILENZIO E NELL'INDIFFERENZA DI UNA COMUNITA' PRIVA, ORMAI, DEI VALORI CIVILI FONDAMENTALI.

VENDERE L'ULTIMO E UNICO "GIOIELLO" DI FAMIGLIA NON E' UNA BUONA PRATICA AMMINISTRATIVA. E', INVECE, LA PROVA DEL FALLIMENTO AMMINISTRATIVO E FINANZIARIO DELL'ENTE PER RESPONSABILITA' DELLA DESTRA. E' IL FALLIMENTO SIA DELLA POLITICA DI MAGGIORANZA SIA DI QUELLA DI OPPOSIZIONE CONDIZIONATA DA TANTI ESTEMPORANEI "NEO-OPPOSITORI"; E' IL FALLIMENTO DELLA SOCIETA' CIVILE SEMPRE PIU' ATTRATTA DAL QUALUNQUISMO.

*nel post - PROPOSTE - alcune riflessioni 

 

Riflessione sulle politiche di bilancio di Racale

 
Le entrate derivanti da contravvenzioni, multe, sanzioni effettuate dalla polizia municipale sono irrisorie.

Le entrate derivanti dalla tassa di occupazione suolo pubblico, pubblicità, affissioni, cartellonistica ecc. sono modeste.

Occorre "fare impresa". Si propone:

  • - Il rinnovo della richiesta di istituzione della farmacia comunale (o anche rurale a T. Suda)
  • - La gestione diretta delle aree parcheggio

Occorre istituire la "tassa di scopo" come entrata vincolata per la realizzazione di opere pubbliche.

Occorre aumentare l'addizionale comunale IRPEF per le fasce di reddito oltre i 15.000 € annui.

Occorre premiare i virtuosi della raccolta differenziata.

Occorre rendere energeticamente autonomi gli edifici pubblici dotandoli di impianti fotovoltaici.

Occorre installare le telecamere di controllo semaforico.

Occorre diminuire incarichi e consulenze.

...e tante altre cose in materia di entrate e razionalizzazione della spesa

 

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I suoi lo acclamano. Gli gridano «sei bellissimo». In più di quattro mila sono accorsi al Tendastrisce di Roma per ascoltare entusiasti le parole di un uomo che, in più di un'ora e mezza di discorso, ha lanciato quella che ha tutta l'aria di essere una vera e propria Opa sul centrosinistra. Quando è salito sul palco ieri mattina è stato accolto dal rosso delle bandiere di Sinistra ecologia e libertà e lui, galvanizzato dallo spettacolo, si è sfogato. La voce gli si strozzava in gola per i troppi decibel e per l'emozione ma nonostante questo lui è andato avanto per la sua strada. Ha cercato di presentare il volto di una sinistra moderna che ha fatto tutti i conti con il passato.

 

 
 
 

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