Creato da Rafmass il 12/08/2006
Idee per creare un partito politico dei dipendenti pubblici

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Le ultime notizie dai quotidiani.

Post n°5 pubblicato il 28 Agosto 2006 da Rafmass

Le ultime notizie apparse sui quotidiani a tiratura nazionale parlano di:

grandi menti della scienza spostati dai loro posti di lavoro senza validi motivi se non ……….. politici;

soppressione del Fondo di Previdenza;

mancata emanazione delle direttive per attivare le trattative dei contratti scaduti nei comparti del pubblico impiego;

promesse di aumenti salariali al di sotto dell’inflazione programmata;

blocco del turn over;

sospensione degli aumenti salariali legati all’anzianità;

fondi pensioni fermi al palo;

immobilismo totale nei confronti della stabilizzazione dei precari.

Una situazione poco allegra che pone ancora una volta i nostri governanti sulla strada del conflitto.

Dite la vostra sulle notizie che tutti abbiamo letto in questi ultimi giorni.

Gonfiate le vele!!!!!!!!!!!!

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 29/08/06 alle 07:26 via WEB
Bene ! Mi fa piacere che il master abbia utilizzato il mio consiglio per dare possibilità a tutti di scrivere liberamente e senza remore. Ora aggiungo un altro piccolo suggerimento...rimandare una carrelata di mail per avvisare tutti che il blog è libero ! - Sugli argomenti elencati posso solo dire che non mi aspettavo certo che questo governo fosse favorevole ai dipendenti pubblici e ne mi aspettavo trattamenti di favore. Nella realtà purtroppo sono ancora in tanti a credere che ci sia differenza tra i politici...ma non è cosi. In campagna elettorale sono tutti bravi a promettere e poi... Ma non dico nulla di nuovo, sono concetti vecchi, solo che la cosa triste è che non abbiamo alternative; questa classe politica abbiamo e questa dobbiamo tenerci a quanto pare. Ora direi che dobbiamo aspettare le mosse della finanziaria; riterrei infatti prematuro fare scioperi a prescindere e preventivi solo per l'annuncio di tagli. Vediamo se tutti i colleghi risponderanno in massa quando ci sarà bisogno di difendere i nostri diritti.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 29/08/06 alle 16:08 via WEB
Ottima iniziativa questo blog !!! Sarà così possibile scambiarsi opinioni e iniziative a favore (mi auguro) del bistrattato lavoratore pubblico .... Ritengo ambizioso l'intento di creare un partito così particolare ..... vedrei con maggior favore la nascita di un movimento o gruppo di pressione dei dipendenti pubblici. E' ovvio che la cosa andrebbe valutata e discussa approfonditamente. Cordialità. Anonimus
(Rispondi)
 
 
Rafmass
Rafmass il 30/08/06 alle 00:02 via WEB
Caro Anonimus, sono molto d’accordo con te quando scrivi che creare un partito così particolare è ambizioso. Riguardo alla nascita di un movimento un po’ meno. Credo che un movimento di pressione dei dipendenti pubblici esiste già ed è rappresentato dai sindacati. Dal messaggio n. 6 si evince che la nostra difesa sono loro, anche se purtroppo nulla possono se si scontrano con i muri. E’ la forza politica che ha il coltello dalla parte del manico e alla fine emerge sempre la loro volontà anche se leggermente modificata dalle pressioni ricevute. Come tu stesso dici, la cosa va discussa approfonditamente.
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 30/08/06 alle 11:30 via WEB
Caro Rafmass, sei convinto che, per la particolare situazione che tutti noi stiamo vivendo, anche i sindacati non abbiano la loro buona fetta di responsabilità? Nei giochi di potere, a cui si fa cenno, purtroppo rientrano anche loro. Mi dispiace che tu ancora non lo abbia compreso!!!
(Rispondi)
 
 
 
 
Rafmass
Rafmass il 30/08/06 alle 23:33 via WEB
Caro anonimo, è difficile dare una risposta. Pensando però che negli USA e in Gran Bretagna si è quasi azzerata l’attività negoziale mentre in Italia continua ad esistere, voglio credere che le difficoltà del sindacato a soddisfare i bisogni dei lavoratori della PA rientrano nelle problematiche del cambiamento delle economie mondiali e nell’inefficienza della classe politica a risolverle. Altri motivi sono evidenziati nei post precedenti. Auguriamoci in ogni caso che non sia come tu dici.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 30/08/06 alle 11:46 via WEB
Sarei curioso di conoscere quando il Prof. Ichino si è recato l'ultima volta all'Università per ricevere i suoi studenti e fare lezione(mi risulta sia Prof. Ordinario all'Università di Roma) visto che lo vedo così impegnato a scrivere libri e articoli per il Corriere delle Sera (immagino non gratuitamente). Ma il problema non è togliere dalla P.A. i nullafacenti(cosa giusta) che esistono come in qualsiasi altro settore semmai è trovare il modo per rendere la P.A. più efficiente investendo nei lavoratori, dandogli stipendi adeguati e facendoli sentire un tutt'uno con chi rappresentano(lo Stato). Ricorderei al Prof. Ichino, vittima di un colpo di sole probabilmente, che le patologie denunciate possono essere risolte con le norme che già ci sono nell'ambito contrattuale, norme che hanno portato la parificazione tra lavoro pubblico e privato sia in termini di doveri che di diritti. Quanto al Sindacato non vedo nessi tra quanto denunciato dal suddetto Prof. e gli stessi rappresentanti dei lavoratori. Non vorrei che questa polemica estiva nascondesse una precisa volontà politica: destrutturare ancora un po' la p.a. per venderne i servizi ai migliori offerenti, è già successo, con risultati pessimi per l'utenza che poi siamo noi ,ovvero i cittadini-contribuenti. Perchè non ci domandiamo come sia possibile che negli altri Paesi europei (Francia e Germania in testa) vi siano più dipendenti pubblici, maggiormente pagati e con servizi sicuramente all'avanguardia? Dipende forse da un problema di latitudine? Se le cose non funzionano, a causa sostiende il Prof Ichino, dei dipendenti nullafacenti, forse bisognerebbe colpire chi permette loro di esserlo e non già il lavoratore stesso, ultimo anello di una catena che parte molto, ma molto più lontano. Guardiamo alle cose più serie, Prof. Ichino, magari a come combattere l'evasione fiscale e contributiva, magari domandiamoci come si possono eliminare gli sprechi e le doppie triple consulenze, che sì sono un costo per la collettività, magari proviamo a ridurre le sacche di povertà di questo paese riequilibrando la ricchezza che in questi anni è andata verso chi già godeva di una vita serena e tranquilla, anzi ricca. Saluti a tutti
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 30/08/06 alle 20:14 via WEB
Sono un dipendente pubblico che fa parte della schiera di quelli che lavorano tanto per coprire le nullafacenze altrui. E' normale che un dirigente pubblico chieda sempre di più a chi gia lavora tanto e a chi non sa dire di no al fine di assicurare il servizio pubblico che dirige e raggiungere gli obiettivi che, nella mia amministrazione, sono davvero sfidanti. Il guaio è che questo dirigente non ha nessuno strumento per incentivare o premiare i meritevoli perchè quando tratta con i sindacati a proposito di "incentivi e premi" questi ultimi impongono la distribuzione "a pioggia". Nella mia realtà lavorativa coloro che portano avanti la carretta sono sempre più sfiduciati da questo sistema e auspicano sistemi meritocratici di incentivazione e di carriera (e su questi ultimi ci sarebbe da scrivere un libro su come sono stati gestiti negli ultimi anni). I sindacati difendono solo i diritti del lavoratore e non fanno nulla per diffondere la cultura del "dovere di lavorare". Quando si firma un contratto di lavoro con lo Stato non si ha solo diritto allo stipendio, ma si ha anche il dovere di lavorare. Il reddito da lavoro dipendente statale non è una forma di assistenzialismo! Comunque la pensiate, un saluto a tutti.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 31/08/06 alle 08:51 via WEB
Condivido pienamente quanto detto nel form precedente in merito alla situazione esistente all'interno della P.A. Anche nella mia amministrazione la "carretta" è tirata dai soliti lavoratori mentre i fondi per la produttività ricadono "a pioggia" su tutti. E' anche difficile poter sanzionare chi non lavora in quanto: 1) se il capo team, o il suo capo reparto, volessero procedere ad un richiamo ufficiale nei confronti di un lavoratore nullafacente, devono essere certi di avere le spalle coperte dal loro superiore e questo, a sua volta, dal suo direttore e così via onde evitare la dequalificazione dei c.d. superiori; 2) se si dovesse arrivare a redigere anche solo una nota di demerito a carico del nullafacente, ecco scattare immediatamente la difesa del soggetto spalleggiato da qualche sindacato che, pur di fare una nuova tessera o di mantenere quella che ha, difende a spada tratta la bontà del lavoro (?!?!) prestato dal loro assistito; ovviamente in caso di vittoria del nullafacente ci sarebbe l'ovvia perdita d'immagine di cui al punto precedente. Occorre quindi una presa di coscienza di tutte le parti che, credo, siamo ben lontani dall'avere, anche perchè alla classe politica fa gioco questa situazione per poterci trattare pubblicamente a pesci in faccia e, avendo così vicino l'opinione pubblica, evitare/rinviare/ridurre i loro obblighi contrattuali. Un saluto a tutti
(Rispondi)
 
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