NOI UOMINI DURI

Ecco la trascrizione della mia intervista per intero rilasciata questa estate.


1) Quando ha iniziato l´alimentazione vegana?Sono vegetariano dal 1987 e vegano dal 1993 (ora ho 48 anni, sono nato nel dicembre 1963).2) Cosa l´ha portata ad intraprendere questo stile di vita?Ho deciso di diventare prima vegetariano, poi vegano, per avere una struttura muscolare più forte e sana, per avere una maggiore resistenza fisica e per tradurre direttamente in muscoli tutta l’energia impiegata nella mia attività fisica, senza passare da una fase ‘di stallo’ dove lo sforzo fisico è atto solo allo smaltimento dei grassi animali. Non sono pertanto costretto ad eseguire esercizi specifici per bruciare grassi o per migliorare l’aspetto estetico e non assumo proteine animali anche perché queste, apportando una notevole quantità di grassi, ostacolerebbero la definizione muscolare.3) Che attività lavorative svolge e da quanto tempo?Nella vita faccio l’istruttore di karate e arti marziali in genere. Faccio sparring di pugilato e incontri di lotta libera, kali filippino e kung fu. Talvolta sono chiamato per servizi d’ordine, security, servizi di scorta e accompagnamento.Faccio tutte queste attività da molti anni (ho fatto solo questo per lavoro, una volta rientrato dal servizio militare e oggi ho appunto 48 anni…). 4) Che benefici ha trovato nell´eliminare i prodotti di origine animale dalla sua dieta?Oltre alle motivazioni già indicate in risposta alla seconda domanda, quando ho parlato della definizione muscolare favorita da un’alimentazione a base vegetale, ci tengo ora a precisare che passando a un’alimentazione a base vegetale si migliora anche la salute delle ossa che diventano più sane e più forti.E’ oramai noto infatti che le proteine animali sono acide e che per contrastare l’acidità in esse contenuta il nostro organismo è costretto ad utilizzare il nostro ‘neutralizzatore’ naturale, il calcio, eliminandolo progressivamente attraverso l’urina.Ciò provoca il progressivo impoverimento della nostra struttura ossea, ed è quindi più facile, per chi mangia carni, uova o latte, che le ossa possano spezzarsi o rompersi.I dati raccolti mostrano che la perdita media di densità ossea in persone onnivore di 65 anni è del 65%, mentre in persone vegetariane di 65 anni è solo del 18%. Per le persone vegane a 65 anni la perdita sarà solo del 4%.5) In quali alimenti trova le energie necessarie a svolgere le sue attività?Seguo un’alimentazione definita ‘Zona’, basata su un rapporto costante proteine/carboidrati/grassi di 30/40/30, quindi molto elevata in contenuto proteico (ma sto parlando di proteine vegetali, quindi posso permettermelo senza risentire danni…) rispetto alla classica alimentazione mediterranea. Non prendo nessun tipo di integratore illegale tipo gli steroidi o anche legale come la creatina e sono molto orgoglioso e contento di non farne uso!Non eseguo esercizi specifici per bruciare grassi o per migliorare l’aspetto estetico. D’altronde l’essere diventato vegano mi ha aiutato (e continua a farlo) anche in questo. Mi ha aiutato in quella definizione muscolare di cui ho già detto; mi ha aiutato inoltre nei miei progressi sportivi. Sono da svariati anni nella migliore forma fisica della mia vita, sono donatore di sangue e i miei esami trimestrali sono a posto da anni.E ora apro una parentesi sul seitan, alimento molto interessante poiché costituisce un’ottima fonte alternativa di proteine. Il seitan è il glutine, ossia la parte proteica del grano; è molto ricco di proteine (arriva al 60% contro il 20% fornito dalla carne) ed è poverissimo (si arriva quasi a zero) di grassi e senza colesterolo. E’ un alimento molto saziante e ha un gusto neutro che si sposa molto bene con qualsiasi verdura o anche con patate e legumi, oppure da solo, scaldato su piastra o in padella con olio e aceto.E il seitan non è l’unica alternativa vegetale alla carne! Abbiamo anche la soia (polpettine di soia, wurstel di soia o di farro), il tofu, i legumi (ci sono tantissime varietà: vale la pena ricordare i piselli, i ceci, i fagioli, le lenticchie e quant’altro), il tempeh, il muscolo di grano, ma anche le alghe (da provare, almeno una volta nella vita!), tutti alimenti ricchi di proteine e privi di nocività per la nostra salute e crudeltà verso chi non sa difendersi da solo (come gli animali: come posso io insegnare il karate e poi abusare di un animale indifeso? E’ contro qualsiasi principio etico e sportivo).6) Qual è una sua giornata tipo (cosa mangia durante i pasti)?- COLAZIONE: latte di soia, corn flakes e muesli. A seconda delle necessità anche un frutto calorico (una banana, oppure due fichi o delle mandorle, etc.).- META’ MATTINA: a seconda delle circostanze, uno snack veloce con mandorle o anacardi, una spremuta d’arance o un cappuccino di soia.- PRANZO: pasta (abbondante) condita con sugo di soia (o con verdure). In ogni caso consiglio di aggiungere sopra lievito alimentare in scaglie (un ottimo alimento, ricchissimo di vitamine del gruppo B ed enzimi).- META’ POMERIGGIO: un frutto o un centrifugato di frutta, cioccolato fondente (soprattutto se ho ancora una giornata lavorativa lunga che mi attende).- SERA: seitan o wurstel di farro con patate o verdure. Per dessert un budino di soia.7) Uno sportivo celiaco da dove può trarre le proteine, visto che il seitan è glutine?Il seitan non è certo il solo sostituto vegetale della carne. Se si è celiaci si possono mangiare comunque i legumi (piselli, ceci, fagioli, lenticchie e quant’altro), la frutta secca, la soia, il tofu (meglio se fatto in casa, perché talvolta le marche in commercio confezionano tofu non gluten-free e quindi a rischio di possibili tracce di glutine), il muscolo di grano (vale la stessa indicazione appena inserita a proposito del tofu), i wurstel di farro. Insomma: tutto tranne il seitan.In generale, se si acquistano prodotti confezionati è bene controllare se presentano l’immagine della spiga barrata, ma consiglio di evitare il più possibile i prodotti confezionati e andare su quelli originali come frutta, frutta secca, verdura fresca, cereali senza glutine (ad esempio: riso di tutti i tipi, grano saraceno, miglio, mais, amaranto, quinoa, etc.).Basta solo mangiare normalmente, evitando, oltre a carni, pesce e derivati animali come le uova e il latte, anche i cereali con glutine e soprattutto il seitan ed i cibi con eventuali tracce di glutine.Uno sportivo celiaco può usare per il ferro una supplementazione di cacao puro al 100% e cannella, in quanto entrambi questi alimenti ne sono molto ricchi.8) E uno sportivo anemico da carenza di ferro?Un luogo comune vuole che la carne ‘faccia sangue’ e che chi non la mangi non abbia ‘forze’, ma in realtà questo è solo uno dei tanti luoghi comuni sulla carne.E’ vero che il ferro contenuto nei cibi vegetali è più difficilmente assimilabile, però basta adottare un semplice accorgimento e accostare l’assunzione di questi cibi vegetali con alto contenuto di ferro (cereali e legumi in primis) a cibi contenenti vitamina C (ad esempio si può spremere del limone nell’acqua che si consuma a tavola, oppure sulla verdura o legumi, ovvero si può prendere una spremuta d’arancia o terminare il pasto con una coppetta di fragole. Anche un banalissimo succo di frutta può andare bene, meglio se senza zuccheri). Con questo semplice accorgimento di assumere frutta con vitamina C, il ferro assunto da un vegetariano o da un vegano risulterà anche superiore a quello assunto da un onnivoro!Le diete vegetariane e vegane sono del tutto compatibili con un’attività sportiva anche molto intensa e sono addirittura consigliabili per chi pratica sport di resistenza, in virtù dell’elevato apporto di carboidrati, che è fondamentale per l’atleta e più facilmente ottenibile con questo tipo di alimentazione. E’ ormai noto da tempo che sono non tanto le proteine quanto proprio i carboidrati a fornire le energie necessarie a un atleta.9) Esistono molti sportivi che hanno fatto loro lo stile di vita vegano? Ci può citare alcuni nomi?Ci sono tanti esempi di sportivi vegani. E’ vero che sono ancora oggi di più quelli ‘onnivori’, ma ciò è dovuto semplicemente a un dato statistico che ancora la maggioranza della popolazione è onnivora e non del tutto vegetariana.Ad ogni buon conto, non appena in un qualsiasi tipo di sport troviamo un vegano, ecco che l’oro olimpico viene aggiudicato a lui, con certezza quasi matematica. Ed è così anche nel pugilato.Una volta ho scritto questa frase: “Un carnivoro può sperare di vincere solo allorquando non abbia alcun avversario vegano, perché altrimenti è matematico che l’oro sia nostro”.D’altronde, campioni come Carl Lewis, Edwin Moses, Martina Navratilova, Kenneth G. Williams (campione di body-building), Patrik Baboumian (Germany’s strongest man), Margherita Hack (vegetariana dalla nascita, atleta ed astronoma) o il mitico Paavo Nurmi hanno raggiunto i migliori risultati nei rispettivi sport e sono vegetariani.10) Vuoi aggiungere qualcosa che non è stato detto?Vorrei rispondere a una domanda che in molti si staranno ponendo: “Visti i numerosi vantaggi -sia per gli sportivi, sia per i non sportivi- del passaggio a un’alimentazione a base esclusivamente vegetale, perché gli sportivi vegetariani/vegan sono ancora in numero contenuto?”Ovviamente, questo è dovuto al fatto che questa salutare filosofia di vita non è ancora entrata nelle abitudini degli italiani e degli occidentali in generale e viene anzi ostacolata (per ovvie ragioni economiche) dalla pubblicità e quindi dai mass-media che sulle pubblicità vivono perché le pubblicità danno loro i fondi per continuare il loro lavoro.L’alimentazione basata sulla carne non è stata sempre una prerogativa dell’uomo e soprattutto non lo è mai stata in questi termini e in queste quantità. Non sappiamo ancora se questa alimentazione ci potrà riservare delle brutte sorprese e dei danni quando saremo anziani, perché gli anziani di cui ora abbiamo l’esempio non hanno mai fatto un uso così abituale della carne come facciamo noi oggi e hanno anzi iniziato a consumarla regolarmente solo dall’ultimo dopoguerra.Gli anziani di oggi sono dunque cresciuti solo con cibi vegetali (pasta e fagioli, riso e piselli, polenta e altri cibi semplici di natura vegetariana) e hanno mangiato carne soltanto in occasione delle feste comandate (e non tutti tra l’altro: solo chi poteva permetterselo).Il boom della carne è iniziato gradualmente a partire dagli anni 50: è per questo che non abbiamo ancora una visione compiuta (non ci sono ancora dei veri ‘anziani’ che sono stati rimpinzati di carne sin dalla nascita!) di quello che potrebbe succederci a mangiare un alimento che si prospetta così dannoso: un esempio? La carne figura tra i fattori responsabili dell’Alzheimer , seconda solo all’alluminio.Sappiamo per contro che un atleta ci guadagnerebbe moltissimo a diventare vegan, anche a livello di resistenza cardiaca sotto sforzo. Se il cuore è già messo a dura prova da un’alimentazione troppo grassa e incentrata su deleterie proteine animali, si rischia veramente grosso quando si è sotto sforzo fisico. Non sono poi così rari i casi di attacchi cardiaci e anche di ictus tra gli atleti. Apro a tale proposito una parentesi sui danni della carne di pollo (e di maiale). I polli raggiungono in soli 6 settimane il peso che raggiungerebbero in ben 7 anni di vita. Per raggiungere un tale enorme peso in così poco tempo vengono somministrati a questi pennuti antibiotici, farmaci, olio esausto delle macchine e ogni ‘schifezza’, portando la morte nel piatto anche a uomini sani come Eddie Guerrero...