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Post N° 240


Volgo gli occhi al funereo cielo mattutino e scorgo lacrime nel vento. Microscopiche schegge di vetro Trasparente schizzano giu' dalle grigie nubi gravide di pioggia. Doloroso parto d'acqua e neve impura, scendera' giu' a macchiar le foglie e i tenui petali di un divin peccato. Son le lacrime degli Angeli Caduti, un baluginio di brina sui cristallizzati fiori che nessuno scorge... č' il loro mesto Pianto, un'eco piana e vana che nessun'altro ode. Ora scendo gli occhi a terra verso il tuo infero destino, Angelo di Pietra, voglia tu accoglier la mia supplica e invocare il mio perdono.  Io prego alle tue ginocchia cosi' come tu facesti col tuo Celeste Padre; getta su di me il fango che ti ingiustamente copre. Di portare ormai non son piu' degno, questa Veste Immacolata, colpevole a mio modo di amarti e trascinarti su questo umano mondo. Mea et non tua culpa, questa pioggia col tuo pianto han gia' lavato i tuoi Peccati, apri solo le tue Ali e vola verso il cielo...