ARCHITETTURA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA

VIVIAMO IN UN' EPOCA DI REPENTINI CAMBIAMENTI, DI PAESAGGI VIRTUALI IN EVOLUZIONE, DI "DOMANI" DIVENTATI ORMAI "IERI". OGNI CAMBIAMENTO LO RECEPISCE IL NOSTRO HABITAT E LA NOSTRA CIVILTA' LO PERCEPISCE. CAMBIA LA VELOCITA' CON CUI INTERAGIAMO CON CHI SI IMBATTE NEL NOSTRO QUOTIDIANO. NULLA PUO' RESTARE PER SEMPRE LI' DOV'E' ORA, O QUANTO MENO RESTARE IMMUTATA, RESPINGENDO SULLA PROPRIA CORAZZA DI INDIFFERENZA IL TRASCORRERE DEL TEMPO. LA TECNOLOGIA DEI MATERIALI SI EVOLVE A FAVORE DI MAGGIORE E PROLUNGATA VITALITA' DEGLI EDIFICI. MA PROGETTARE UN ORGANISMO EDILIZIO DAL PUNTO DI VISTA DELLA STABILITA', DELLA UTILITA', DEL RISPETTO PER L'AMBIENTE, DELLA FRUIBILITA', DELLA ACCESSIBILITA', NON BASTA. NON SI POSSONO EDIFICARE O.E. (ORGANISMI EDILIZI) SENZA TRENER PRESENTE DEL "PRESENTE" (LORO MI PERDONERANNO DELLA RIPETIZIONE). E' ESTREMAMENTE NECESSARIA LA PRESENZA DELLA FIGURA DELL'ARCHITETTO O COMUNQUE, DI UNA FIGURA CHE INVESTIRA' RISORSE A LIVELLO NEURONALE, PERCHE' SARA' COLUI CHE SI OCCUPERA' DELLA COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA DELL'EDIFICIO. L' O.E. DEVE, IN SINTESI, RAPPRESENTARE LA CIVILTA' NEL PARTICOLARE MOMENTO STORICO IN CUI VIENE PENSATO E QUINDI EDIFICATO. OGNI MOMENTO E' STORICO, NON DEVE PER FORZA NASCERE UN NUOVO "ISMO". OGNI EPOCA DIVENTA STORICA SOLTANTO QUANDO E' TRASCORSA ED E' PER L'UMANITA' LA TRACCIA PIù SIGNIFICATIVA DEL SUO ESSERE PASSATO DI LA', IN QUEL MOMENTO. CONCLUDENDO, NOI SIAMO CIO' CHE LASCEREMO IMPRESSO NELLE PAGINE DELLA STORIA, E NELLA STORIA DELLA ARCHITETTURA LASCEREMO LE IMPRONTE PIù IMPORTANTI. RECHIA LUIGI ANGELO