BINARI ALTER(N)ATI

IL TEMPO PER PENSARE


Molto spesso, con i ritmi frenetici che accompagnano la vita di ognuno di noi, è difficile avere tempo per pensare realmente, non solo sfiorare lievemente piccoli lampi che balenano in modo ininterrotto nella nostra mente. Per quanto mi riguarda, ieri, dopo molto tempo, qualche mese, ho avuto il modo di fermarmi un attimo, pensare, osservare e constatare... Ieri sono stata dalla dottoressa, doveva prescrivermi delle analisi, per cui tutta trafelata dal lavoro mi sono ritrovata alle 6 circa negli ambulatori con circa 15 persone davanti a me... e io alla fine sono stata la penultima e sono tornata a casa verso le 8 e mezzo... per cui ho avuto modo di osservare tutti i "clienti"... i signori anziani che immancabilmente trovo tutte le volte che ci vado, gli adulti tra i 30 e i 50 anni che sbruffano di dover attendere chissà quanto... e poi... ieri c'era una cosa nuova, che ha colpito tutti i presenti e soprattutto me, che mi sono ritrovata per circa una mezzoretta ad osservare quanto possano essere articolate e a più livelli le conversazioni in una sala d'aspetto.C'era una coppia di genitori con il loro bimbo di pochi mesi. Il padre affettuoso lo curava come non mi è mai capitato di vedere spesso, la madre con uno sguardo brillante di donna innamorata osservava lui e il loro piccolo, e tutto questo avveniva sotto gli occhi attenti, sorpresi, sospettosi e a tratti imbarazzati dei vecchietti presenti nella sala. Questo ghiaccio piano piano si è sciolto e le signore anziane hanno cominciato a fare le domande da "nonne", le più giovani da "mamme" e io da coetanea incuriosita. Poi anche gli uomini, i vecchi, hanno cominciato ad avvicinarsi sotto lo sguardo attento del padre del piccolo, pronto a cogliere ogni piccola sfumatura nel loro sguardo....Perchè parlo di tutto ciò? Perchè la coppia in questione era di 2 ragazzi marocchini e visibilmente Islamici. Lei aveva il velo e una lunga tonaca bianca e grigia, ma era truccata e con un sorriso che le illuminava gli occhi. E parlava Italiano benissimo anche se è solo 1 anno che abita in Italia. Di soli 18 anni. Lui un ragazzo di non meno di 35 anni, non ha parlato mai Italiano ma vestito all'occidentale anche se con abiti scuri. Quello che mi ha colpito è che sono sposati da 3 anni. Tra loro si vedeva AMORE nonostante sicuramente fosse un matrimonio combinato vista la differenza d'età, il bambino sorrideva al padre e lui non si vergognava minimamente di mostrare in pubblico tutto l'affetto per quella creatura... I due genitori si sono presi spesso per mano, parlavano complici e si sorridevano... Tutti i presenti da sospettosi che erano piano piano, anche i più anziani, si sono inteneriti ed è svanita tutta la tensione che sentivo appena entrata nella stanza. Anche io ho parlato con la ragazza... e quando, dopo essere usciti dalla visita, se ne sono andati, lui si è voltato verso di me e ha detto in italiano, sorridendomi: "Meno male è fatta, ora lo facciamo mangiare!" Le uniche parole che gli ho sentito dire in italiano. Mi è piaciuto molto questo incontro, è bello vedere persone che, pur mantenedo la loro specificità, cercano di integrasi in una società... Anche solo per il fatto che hanno un medico di base... ma sopratutto per il modo di comportarsi in un ambiante "ostile" e di capovolgere questa situazione... Ma soprattutto mi è piaciuto come si guardavano... Innamorati e felici.RAY