TANTO PER PARLARE...

La verità fa male.


22.03.2006Violante: vicino al premier un giro di mafia. I forzisti insorgonodi red. Luciano Violante scuote Forza Italia. Il capogruppo diessino a Montecitorio, commentando la rabbia di Berlusconi contro un manifestante a Genova, ha detto: «D'altro canto Mangano era lo stalliere mafioso del Presidente del Consiglio... c'era un giro di mafia vicino a lui... e il ragazzo ha quindi toccato i nervi scoperti di Berlusconi». Ai gregari di Berlusconi non è parso vero di potersi scagliarti contro l’esponente Ds, così è arrivata una pioggia di repliche da Forza Italia. «Ancora una volta la volgarità e la menzogna contraddistinguono le dichiarazioni di Violante - Il capogruppo azzurro alla Camera, Elio Vito -. Ora sappiamo chi vuole avvelenare la campagna elettorale e alimentare lo scontro».Di «indegnità politica e morale di Luciano Violante» parla il coordinatore Sandro Bondi, che precisa che in un paese normale e civile lo stesso partito di Violante stigmatizzerebbe le sue affermazioni. Antonio Tajani, altro accolito del premier e presidente dei suoi europarlamentari, dice che «il giro delle persone intorno a Berlusconi è arrivato in pochi anni a essere la maggioranza del paese sconfiggendo l'ipocrisia e il falso moralismo di chi nasconde i suoi scheletri nei capaci armadi della pseudo-antimafia militante». Renato Schifani, megafono del premier al Senato, è convinto che Violante sia «a corto di argomenti seri». Isabella Bertolini, new entry tra le preferenze del premier e vicepresidente dei deputati azzurri, dice che si tratta di «parole incivili» e vorrebbe le scuse di Violante. Il Verde Paolo Cento parla invece di reazione spropositata della destra contro Violante. Anche Marco Rizzo dei Comunisti italiani solidarizza con Violante «per tutti gli attacchi goffi, offensivi e volgari che provengono da molti esponenti di Forza Italia»