TANTO PER PARLARE...

PAGLIACCIO!


 Allarme partito dall'Italia, denuncia Prodi. Dalle parti dell’Unione i contorni della vicenda sono chiari, come il senso della nota Usa che - parola del Dipartimento di Stato - ha raccolto e rilanciato «le preoccupazioni di esponenti del governo italiano». Berlusconi avverte che per colpa della sinistra si respira in Italia aria di violenza e l’amministrazione Bush gira prontamente la preoccupazione di Palazzo Chigi agli americani che si trovano nel nostro Paese. Un atto dovuto, spiegano da Washington, «prassi» seguita anche «in Iraq e in Afghanistan». Paragone che farebbe sobbalzare i governanti di qualunque paese normale. Ma i nostri confermano l’eccezione e si gustano la rendita elettorale da ricavare dall’iniziativa Usa. Sollecitata o no, concordata o no, meditata a tavolino sull’asse Arcore- Camp David o no, la vicenda mette sull’avviso i leader dell’Unione. Un’altra trappola. «Vogliono schiacciarci sull’antiamericanismo», dice Fassino al Professore, mercoledì sera. Il leader della Quercia sta rientrando in auto a Roma da Teramo, Prodi si trova già nella Capitale. Intorno alle 21,30 la prima telefonata. C’è qualcosa di poco chiaro in quella nota del Dipartimento di Stato, piovuta all’improvviso sulle scrivanie delle redazioni. Evidente che sarebbe stata utilizzata da Berlusconi per alimentare la sua «strategia dell’allarme» a fini elettorali. La risposta? Non prestare il fianco, sbagliato sparare al alzo zero contro gli Stati Uniti. Esprimere preoccupazione per le «strumentalizzazioni», piuttosto. E ieri mattina sia Prodi che Fassino, telefonano separatamente all’ambasciatore degli Stati Uniti in Italia. Un’idea del segretario Ds che trova d’accordo il Professore. «Siamo preoccupati per il rischio che la destra strumentalizzi la nota del Dipartimento di Stato», spiegano a Ronald P. Spogli, La risposta? «Mi ha detto che è la prassi - rivelerà Romano Prodi - Ma io sono rimasto molto colpito perché una mossa del genere può portare angoscia e paura». Il sospetto che aleggia nei palazzi dell’Ulivo è quello di un regalo dell’Amministrazione Bush sollecitato dal Cavaliere. Al secondo piano di Piazza Santi Apostoli Rodolfo Brancoli, uno dei più stretti collaboratori di Prodi, rilegge un’intervista ad Antonio Martino. «L’establishment Usa tifa per la Cdl - avverte il ministro della Difesa - Rumsfeld mi ha detto: “Come posso fare per aiutarti a vincere?”». Si sottolinea e si commenta. Ma la linea ufficiale rimane la stessa: separare le responsabilità del governo italiano dalla nota Usa. «L’allarme è partito dall’Italia», scandisce alle 17,30 Prodi, mostrando ai giornalisti le dichiarazioni rese la sera prima da Amanda Rogers-Harper, portavoce del Dipartimento di Stato Usa. «Leggo anche sul sito dell'ambasciata degli Stati Uniti che l'allarme del Dipartimento è stato diffuso perché le autorità italiane hanno dichiarato che “il periodo precedente le prossime elezioni costituisce una ragione di preoccupazione” - sottolinea Prodi - Leggo anche che “questo annuncio corrisponde a dichiarazioni pubbliche fatte da vari esponenti del governo italiano”». Poi l’affondo: «Ancora una volta si vuole alimentare paura». Scorrendo la dichiarazione della Rogers-Harper, in verità, c’è da rimanere basiti. I contatti tra il governo Usa e quello italiano? «In alcuni casi sono stati diretti - ammette la portavoce Usa - in altri il Dipartimento di Stato ha recepito dichiarazioni riportate da organi di informazione». L’avvertimento ai turisti Usa in Italia? «simile» a quelli emanati per «altri appuntamenti elettorali, come nel caso dell’Iraq e dell’Afghanistan». «Lascio a voi il commento», dice Prodi ai giornalisti che lo circondano. Nel tardo pomeriggio di ieri, poi, la Rogers-Harper conferma ancora una volta le frasi pronunciate in precedenza. «Sarebbe molto grave se da Roma qualche esponente governativo o del centrodestra abbia suggerito o sollecitato la nota del Dipartimento di Stato Usa», commenta Piero Fassino. L’allerta per l’escalation di tensione che Berlusconi vuole imprimere alla campagna elettorale è massima. Il leader Ds, dopo averne parlato con Prodi, prende contatto con il Quirinale per esprimere al Colle le preoccupazioni dell’Ulivo. «Non si vincono le lezioni con le menzogne, ma con la verità», aveva esclamato il Professore qualche ora prima. Monito pronunciato due volte: per l’allarme sicurezza e per le «bugie» sull’Unione che vuol tassare bot e Cct. «La Destra continua a seminare notizie false creando turbative nei mercati - accusa Prodi - Ai risparmiatori voglio dire: state tranquilli, nessuno di noi è così sprovveduto da danneggiarvi. Siete la risorsa fondamentale del sistema economico del Paese».Per l'Intelligence italiana non ci sono novità di Andrea PurgatoriNessun allarme, per gli Usa è «un atto dovuto» di Bruno Marolo