TANTO PER PARLARE...

MEGLIO FROCIO CHE.....


 Vladimir Luxuria e Salvatore Bonadonna, candidati di Rifondazione comunista rispettivamente alla Camera e al Senato, sono stati aggrediti a Guidonia da un gruppo di persone guidato da alcuni ex consiglieri di An. «Sono arrivata e c’erano una quindicina di uomini, tra cui Ernelio Cipriani e Mauro Lombardo, ex consiglieri di Alleanza Nazionale», ha raccontato Luxuria, «mi hanno insultata con striscioni offensivi e lanciandomi addosso degli ortaggi». «È una gravissima turbativa della campagna elettorale», ha commentato Bonadonna, «la polizia è arrivata solo dopo quarantacinque minuti». «Da parte nostra - ha concluso l’esponente del Prc - abbiamo scelto di non creare disordini cercando un facile scontro, ma è necessario riuscire a garantire una campagna elettorale democratica». «Era già successo ad Ardea, ma a Guidonia si è trattato di una cosa più grave», ha spiegato Luxuria, presente a Guidonia come ospite della trasmissione di approfondimento politico «Era la Rai 21.15», in onda sull’emittente televisiva Canale Italia. Alleanza nazionale ha disposto l'immediata sospensione cautelativa dal partito di Lombardo, presidente del circolo "Collefiorito" di Guidonia e di Cipriani, consiglere circoscrizionale dello stesso comune, diffidandoli ad agire in nome e per conto di An nonché il divieto di frequentare le sedi del partito.«L’attacco subito da Vladimir Luxuria a Guidonia desta grande preoccupazione - commenta Fausto Bertinotti nel corso della videochat su l’Unità on line - In quest’ultimo scorcio di campagna elettorale e ancor di più dopo, corriamo il rischio di un imbarbarimento». Il segretario di Rifondazione comunista sottolinea la sua preoccupazione per «il ritorno della caccia al diverso: individuare nella società capri espiatori su cui scaricare l’aggressività, ricostruire la propria appartenenz. Dicendo: tu sei quello che distrugge questi diversi, su cui scarichi l’inquietudine di una vita altrimenti senza senso».Per questo, aggiunge Bertinotti, «noi non dobbiamo solo sconfiggere il governo Berlusconi, ma dobbiamo anche cambiare la cultura che sta alla base del governo Berlusconi. La convivenza fra diversi è senza alternative».